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L’ultimo sentito saluto a Giuseppina Cavicchi, una donna che ha vissuto e raccontato la Storia






“Una donna che è stata la dimostrazione di come la vita sia più forte della morte”

Le parole di Don Moreno Bucalossi, nel silenzio solenne della Pieve millenaria di Antella, hanno accompagnato l’ultimo saluto a Giuseppina Cavicchi.
A celebrarne la gentilezza, la sua delicatezza, la forza d’animo, tanti compaesani antellesi, i rappresentanti e militanti dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dell’ANFIM (Ass. Nazionale Famiglia Italiane dei Martiri caduti per la libertà della patria), il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini vestito con il tricolore, l’assessore ripolese Francesco Pignotti.

In tanti ad applaudire, all’uscita dalla chiesa, Giuseppina, deceduta mercoledì 5 gennaio, all’età di 88 anni. Con lei se ne va un’altra parte indelebile del nostro Novecento, quei valori umani forgiati nel dramma della guerra e nel tragico passaggio della violenza nazi-fascista in territorio toscano: Giuseppina, di quelle barbarie, ne era stata testimone e vittima, perdendo in un solo giorno, all’età di 11 anni, il fratello 15enne Aronne e il babbo Norberto, impiccati a S.Andrea dalla furia nazista, nella sciagura passata ai posteri come Strage di Pian d’Albero.

“Giuseppina è stata una di quelle donne che, lo possiamo dire, ha fatto la Storia.
Adesso raggiungerà i suoi cari perduti prematuramente.”

Come Aronne, Norberto, il figlio Carlo, il genero Sergio.
Giuseppina ha vissuto la Storia e con la sua tenacia l’ha raccontata finché ha potuto agli altri, in particolare ai più giovani, alle scuole. Nella sua vita, anche nei decenni a venire, ha dovuto vivere nuovi e insopportabili drammi familiari.
A conclusione della cerimonia funebre, il Presidente dell’Anpi Firenze Luigi Remaschi ha dedicato a Giuseppina un sentito e commosso ricordo. Glielo ha dovuto, come ha raccontato, rispondendo alla richiesta di Giuseppina che fosse “Gigi” a darle il commiato, descrivendone il senso di responsabilità e amore che quella donna così profondamente antifascista ha avuto per l’intera vita verso il valore della memoria. 

Giuseppina è stata sepolta al Cimitero Monumentale dell’Antella. 











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