Riceviamo e pubblichiamo le istanze dei liceali dell’Agnoletti succursale di Campi Bisenzio che vivono, dal 2024, varie situazioni di disagio…con l’impossibilità di comunicarle a chi di dovere
Succursale, di nome e di fatto. Una schiera agguerrita di studenti del Liceo “Agnoletti”, distaccamento di Campi Bisenzio situato in via Garcia Lorca, si è affidata alla stampa per raccontare una condizione scolastica inadeguata e la sensazione di sentirsi di secondaria importanza, rispetto alla sede centrale di Sesto Fiorentino, per servizi garantiti ed incapacità di relazionarsi con la dirigenza scolastica. Una situazione che si protrae da inizio anno con l’aggravarsi del contesto dopo le vacanze di Natale, ed ora vi spiegheremo il perchè.
La premessa
Come ci raccontano gli studenti, una premessa è necessaria: la nuova sede del Liceo Agnoletti situata nel Polo Tecnologico di Sesto Fiorentino, inaugurata nel 2022 e considerata la scuola del futuro, è nata sottodimensionata e pertanto non ha potuto accogliere tutti gli studenti, considerando anche gli iscritti campigiani. La nuova struttura, nata con l’intento di accorpare i plessi di Sesto e Campi non ha pertanto risposto all’obiettivo iniziale e gli studenti che avevano scelto l’Agnoletti con la promessa di venir trasferiti nella nuovissima sede (una volta inaugurata) hanno dovuto ingoiare il boccone amaro della menzogna. A tale situazione, il Comune di Campi Bisenzio ha cercato di porre rimedio attraverso i lavori di adeguamento sismico e di efficientamento energetico dell’edificio a due piani sito in frazione “La Villa”, che ospita la scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Garibaldi” e la sede associata del liceo scientifico “Agnoletti” di Sesto Fiorentino: in sintesi, attualmente, gli studenti di Campi Bisenzio si trovano cantierizzati con l’aggravio della loro condizione, rumori chiaramente pungenti e polvere nelle ore di lezione.
La denuncia degli studenti
Ad oggi la succursale di Campi conta 270 alunni con due prime (altre due sono attualmente in due container nei pressi della sede centrale di Sesto), quattro seconde, quattro terze, una quarta e due quinte. Come ci raccontano gli studenti di Campi Bisenzio, una delle questioni centrali è l’impossibilità di confrontarsi con il nuovo dirigente scolastico, entrato in carica nel 2024 ma sconosciuto agli alunni di Campi Bisenzio. Al preside i giovani vorrebbero porre alcune questioni imminenti ed evidenti come, per esempio, la mancanza di spazi e il non funzionamento di alcuni laboratori: quello di arte è disabilitato da inizio anno scolastico per il cantiere predetto mentre la Biblioteca presente fino ad anno scorso è oggi diventata aula docenti, sparendo come luogo fruibile all’interno della struttura. Sono assenti, inoltre, spazi adeguati per assemblee ed eventi che possano coinvolgere l’intera comunità studentesca mentre il cortile d’un tempo dove trascorrere la ricreazione è occupato da container che ospitano le classi dell’adiacente scuola media.
La convivenza con il cantiere, poi, è un altro notevole disagio all’ordine del giorno: apparso al rientro dalla vacanze pasquali di anno scorso, l’inizio dei lavori ha causato un primo trasferimento delle classi all’interno di container provvisori per poi tornare in aula a gennaio 2025. Tuttavia il rientro all’interno di mura reali e di cemento non ha coinciso con la fine dell’adeguamento sismico e gli operai lavorano tutt’oggi e tutti i giorni anche di mattina, mentre la lezione è in corso, mentre gli studenti provano a concentrarsi…tra un trapano e l’altro.
L’elenco delle criticità non è finito qui, anzi. E’ stata la pausa natalizia e la conseguente chiusura della scuola tra dicembre e gennaio a sollevare un’altra paradossale rogna: nel giro di pochi giorni la scuola di Campi Bisenzio ha subito due furti ingenti con la sparizione di tutti i computer dell’aula di informatica, altri computer impacchettati in due box, i pc presenti in ogni classe, altri materiali elettrici e la rottura di una LIM, la lavagna interattiva multimediale. Gli studenti si sono salutati all’interno di una scuola digitalizzata e sono rientrati, due settimane dopo, dentro una struttura analogica: circa una 90ina i pc trafugati e portati via. L’assurdità ulteriore è la seguente: gli alunni dell’Agnoletti di Campi Bisenzio non sono stati informati dei furti nè hanno ricevuto una circolare del dirigente scolastico sul fattaccio ma hanno scoperto di essere stati derubati al loro rientro, accorgendosi chiaramente dell’assenza dei pc e venendo a capo dell’enigma ponendo domande. Così un Liceo scientifico, con opzione scienze applicate e liceo delle scienze umane è rimasto senza display per intere settimane, con evidenti problemi alla didattica; per fortuna, adesso, i pc stanno rientrando ma con un punto interrogativo che permane ed è anche piuttosto ingombrante: i furti messi a segno sono stati facilitati dall’assenza di un sistema di video-sorveglianza e di allarme che è stato disabilitato per via dei lavori in corso. Tale sistema di sicurezza è ancora assente e, pertanto, la paura degli studenti è che tali intrusioni notturne possano verificarsi di nuovo ed indisturbate.
Queste che vi abbiamo descritto sono le carenze più gravi riportate dagli studenti, alle quali poi si aggiunge l’assenza di preventivi per le gite che solitamente vengono poste all’attenzione delle famiglie tra ottobre e novembre e che, se presentati adesso, avranno probabilmente prezzi più ingenti e inaccessibili.