Anche il Partito Democratico del Chianti è a fianco dei lavoratori e alle lavoratrici dei Castelli di Grevepesa minacciati dal licenziamento collettivo!
Lo scorso 31 ottobre infatti – come informato dalla CGIL – è giunta la comunicazione di avvio della procedura di licenziamento collettivo dalla cooperativa Castelli di Greve Pesa (San Casciano val di Pesa, una delle cooperative più importanti del settore vinicolo nel Chianti, 20 addetti, quasi un centinaio di soci), tutto questo nonostante sia in corso una procedura di composizione negoziata della crisi, con un’offerta vincolante in corso e con una cassa integrazione per crisi ancora in corso di validità.
Venerdì 8 novembre, poi, i lavoratori hanno scioperato per l’intera giornata (con presidio davanti ai cancelli), mentre martedì 19 novembre si è tenuto, presso l’Unità di crisi della Regione Toscana, un incontro tra sindacati, azienda e istituzioni.
“Sosteniamo i Sindaci dei nostri Comuni– ha continuato il PD Chianti – che stanno difendendo le ragioni dei lavoratori e delle lavoratrici perché nel nostro territorio la dignità del lavoro è una priorità, come sancito nella Costituzione!
Esprimiamo la nostra solidarietà a chi in questo momento è in grossa difficoltà, promuoveremo presso le istituzioni, azioni concrete per il superamento di questo complesso momento di crisi.
Il Chianti non può permettersi di perdere le competenze dei Castelli Grevepesa, che da più di 60 anni sono impegnati nella produzione del vino, un’eccellenza storica da mantenere qui dove è nata e dove si è sviluppata.
Insieme ai lavoratori e alle lavoratrici, ai sindacati e alla comunità chiantigiana Il PD del chianti è intenzionato a portare fino al governo la voce della cooperativa, nata per garantire e diffondere la tradizione vitivinicola del Chianti classico. Chiederemo di garantire il livello occupazionale e il lavoro che la cooperativa ha mantenuto negli anni.
Il PD del chianti appoggerà i percorsi che si intenderanno intraprendere affinché la cooperativa possa continuare a valorizzare nel tempo il lavoro e, con esso, le tradizioni storiche e quelle economico- produttive del nostro territorio come ha fatto fino ad oggi!”