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L’Antella non si arrende! Parte il reclamo per la riapertura di Banca Intesa Sanpaolo: ecco dove firmare






L’Antella non molla.
Sarà l’abitudine, sarà il radicamento degli antellesi a certi usi che divengono col tempo saldi riferimenti e pertanto elementi imprescindibili di una frazione che mantiene ogni crisma della paesanità.

La vicenda in questione riguarda uno dei temi caldi di quest’estate di “varianti”: la chiusura della Banca Cassa di Risparmio – Intesa San Paolo, avvenuta il 6 Giugno scorso dopo una comunicazione opinabile, anzi inesistente da parte dell’Istituto Bancario nei confronti di correntisti e clienti.
Una notizia che ha squarciato la relativa tranquillità dell’Antella in questi tempi pandemici, comportando reazioni collettive che stanno smuovendo consiglieri, amministrazione comunale, esercenti, cittadinanza, anche studi legali.

Ecco l’ultimissimo sviluppo della questione: lo Studio Legale con sede ad Antella “Falatti-Bianchi-Casini” invierà, dalla propria pec –  il reclamo formale con le firme di tutti i cittadini che vorranno siglare l’atto, inviando il documento alla direzione di Banca Intesa San Paolo, ad AGCOM (Ente per l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e alla Banca d’Italia.

Un’azione ufficiale che fa seguito alla raccolta delle 553 firme di cui fu promotrice la consigliera Sandra Baragli (supportata dal PD Bagno a Ripoli) ma che, malgrado la consegna a due mani con il Sindaco Casini al direttore della filiale antellese, non ha bloccato la “fuga” dal paese del Peruzzi.

Fautrice di questo nuovo passaggio è stata Anna Maria Bischi dell’omonima farmacia, pronta a manifestare il proprio dissenso in ogni modo, anche – se necessario – recandosi alla sede di Torino. Proprio alla farmacia dell’Antella, infatti, ogni cittadino antellese, correntista, cliente o non cliente della Banca, potrà recarsi domani mattina (dalle 9:00 sino all 11;00 / 11:30) per porre la propria firma sull’atto di reclamo. Bastano cinque minuti, come ci spiegano gli avvocati Milvia Falatti ed Eleonora Casini.

“Per chiedere che l’’Istituto bancario provveda all’immediata riapertura della Filiale di Antella; In denegata ipotesi provveda all’immediata collocazione di uno sportello con bancomat abilitato ai prelievi/ versamenti/ pagamenti






Una battaglia da vincere…per l’Antella. 

La filiale ex Cassa di Risparmio di Antella apriva le porte in Via Peruzzi dal 1926, azienda n.2 seguendo l’ordine di numerazione attribuita dall’ente alle proprie filiali/agenzie a partire dalla sede.

Storica e unica per decenni, fino alla chiusura repentina di due mesi fa con lo spostamento dei conti correnti alla sede di Grassina: un’operazione che ha lasciato di stucco gli antellesi, esasperati da una complicazione netta della quotidianità legata alle azioni bancarie.

Il trasferimento a Grassina, infatti, è coinciso con nuovo numero di Conto Corrente e nuovo IBAN: immaginate la difficoltà di persone con un’età avanzata!
Il trasferimento a Grassina ha anche comportato la necessità fisica di muoversi, con mezzo proprio o pubblico: immaginate gli esercizi commerciali antellesi che, ogni fine turno, si recavano in Banca per depositare l’incasso del giorno oppure i soliti anziani che hanno difficoltà nel compiere spostamenti.

Non solo. Anche ricambiare con la stessa moneta Banca Intesa, chiudere il conto e scegliere un nuovo Istituto non è azione banale: infatti una nuova banca deve avere la stessa tipologia di titoli altrimenti si rischia di svenderli e, pertanto, subire un danno economico pur di trasferire il denaro in una nuova banca.

Probabili danni economici, sicuro impiego di maggior tempo e maggiori fatiche.
Per gli antellesi, ma anche per i grassinesi: si, perchè la concentrazione dei clienti nell’unica filiale di Grassina ha comportato un sovraffollamento corrispondente in tempi di attesa dilungati, assembramenti, code che non scorrono (si entra pochi alla volta a causa del covid).

Motivi concreti e validi per insistere in una battaglia che, fino ad ora, considerate anche le firme ignorate, è stata combattuta contro i mulini a vento: il reclamo definito dallo Studio Legale è chiaro e chiede il ripristino della Filiale di Antella o, almeno, il mantenimento di uno sportello bancomat. 

L’avvocato Eleonora Casini, infine, si è messa in contatto con il Sindaco della cittadina Romagnola di Cusercoli (la cui moglie è parente dell’antellese ed ex consigliere Stefano Pisilli) per unire ulteriormente le forze della protesta: anche lì, come ad Antella, la storica filiale Cassa di Risparmio è stata chiusa e centralizzata!






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