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La voce dei commercianti d’Impruneta…

In seguito alla polemica nata ieri sera su un gruppo Facebook trattante le luminarie che sono state sistemate proprio in questi giorni ad Impruneta, il gruppo dei commercianti del CCN, “capitanati” dal presidente Francesca Paterna, si sono sentiti in dovere (giustamente) di dire la loro, spiegando il funzionamento delle iniziative natalizie come appunto quella delle luminarie. La loro è una risposta necessaria, in quanto si sono rimboccati le maniche per riuscire a creare comunque qualcosa (che piaccia o meno) per il nostro paese nonostante l’annata a dir poco funesta.

Vi ricordiamo che le luminarie saranno “inaugurate” con la semplice accensione alle 17:30 di sabato 28 Novembre.






“Ci tengo a precisare alcuni punti, in modo che siano chiari per tutti quanti” -ci dice Francesca Paterna, presidente del CCN- “Il gruppo del CCN Il Pozzo d’Impruneta è un’associazione di volontariato gestita e creata dai commercianti locali e da altre attività di paese. Chiunque decida di farne parte, ogni qualvolta che venga presa l’iniziativa di organizzare qualcosa, da un’apertura straordinaria ad un evento e a tutte le altre giornate che facciamo, per poter realizzare il progetto, piccolo o grande che sia, si va a togliere tempo al lavoro, alla famiglia e ai propri interessi personali per portare a termine quel qualcosa.

Nello specifico, il Natale e quindi le luminarie, sono totalmente organizzate dal gruppo del CCN insieme ad altre associazioni locali che hanno deciso di supportarci.”






“Quest’anno è difficile fare tutto” -continua Francesca Paterna- “la disponibilità economica è stata minore e dunque ci siamo ritrovati a dover fare per forza una cosa più ridotta ma per questo non meno sentita, anzi.

Abbiamo scelto di non mettere le solite luminarie a riempire le vie del paese, le nostre scelte sono andate più sull’emotività quest’anno, facendo un bell’alberone in piazza e con una luminaria all’ingresso di ogni strada principale. Per questo Natale ci sarà dunque un albero illuminato in piazza Buondelmonti e delle scritte per infondere un po’ di positività in ognuno di noi, un po’ di speranza, di coraggio e di amore.”

“Concludo con una considerazione personale: noi ci mettiamo sempre tanto, tantissimo entusiasmo in tutto quello che riusciamo ad organizzare. Quest’anno, per questo Natale decisamente sottotono e particolare, la nostra scelta è stata quella di mandare un messaggio a tutti gli imprunetini, un messaggio che possa toccare il cuore di tutti quanti, grandi e piccini. Io ci tengo a ringraziare con tutto il cuore tutti i miei colleghi e tutti coloro che ci hanno voluto aiutare a rendere l’Impruneta illuminata anche quest’anno, nonostante tutto.”






Questo è il discorso che stamattina mi ha fatto Francesca ed ora, compaesani miei, vi dico la mia.

Ci metto il mio nome, anche se lo sapete ma voglio scriverlo: Silvia Colombi. Mia mamma è commerciante, mia zia e mia sorella anche ma badate bene, non parlo perché sono “di parte” e voglio specificarlo, parlo perché mi sento in dovere, da cittadina di Impruneta. Le parole che ho letto ieri sera verso i nostri commercianti sono state estremamente irrispettose, non erano divertenti, erano veramente brutte da leggere.

Si sono frugati nelle loro tasche, si sono fatti un mazzo tanto per rendere bella l’Impruneta per questo Natale decisamente triste. Lasciatemi dire che il gruppo del CCN è solo da stimare, soprattutto in un momento storico come quello che state vivendo. Queste luminarie possono piacere come no, sono gusti ma il rispetto per il lavoro altrui va sempre portato, nessuno deve permettersi di criticare dal proprio divano l’operato degli altri.

Voglio anche dirvi che mentre stamani la “Chicca” (tanto la conosciamo tutti così), Francesca Paterna mi parlava, io li ho visti bene i suoi occhi, come ho visto quelli degli altri commercianti: erano feriti e tristi. Perché nonostante l’impegno, la dedizione e l’entusiasmo c’è sempre chi punta il dito. Fatevi una sacrosanta analisi di coscienza e prima di scrivere, ragionate.

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