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La strada eterna del ricordo: un bassorilievo per commemorare Fabio Sequi, morto per salvare gli altri

Una targa celebra il ricordo eterno di Fabio Sequi, morto per salvare la vita agli altri. Il bassorilievo, realizzato dall’amica Martina Possenti, lo raffigura di spalle, al guinzaglio la sua cagnolina Sagoma, a fianco un pezzo tratto da “Futura” di Lucio Dalla.

Proprio qui, nel nuovo parco urbano di Grassina, Fabio Sequi portava spesso la sua cagnolina, Sagoma, per lasciarla svagare mentre lui si rilassava e, magari, pensava alla prossima idea geniale da trasformare in opera d’arte: “Se dovessi trovare una parola per descriverti, me ne viene in mente solo una ed è artista”, tra le parole lette pubblicamente dalla cugina.

Fabio Sequi, morto il 6 agosto 2023 nello sgomento totale di una morte altruistica, da oggi, ha un luogo fisico che lo commemora. Oltre al pensiero sempre vivo, oltre la memoria che amici e cari preservano, una targa ne tramanda il ricordo:

“Su quali strade camminerai, cosa avrai nelle tue mani, le tue mani, ti muoverai e potrai volare, nuoterai su una stella.”

Fabio Sequi, 10-09-1987 / 06-08-2023. Fa già male così, una vita spezzata a 36 anni, nella banalità di un giorno di ferie, con gli amici, al mare. Non c’è inciso, sulla targa, chi era Fabio o com’è morto ma chi vi passerà, potrà fermarsi, chiederselo e informarsi, parlare di lui, generando un passaparola che rafforza il valore del suo gesto universale. Morire da eroe, anzi da uomo giusto, fa la differenza? Si, clamorosamente. 

Allora, a chi si trova li davanti e cercherà sul proprio smartphone chi fosse Fabio, proviamo a rispondere con semplicità: Fabio Sequi era un ragazzo ripolese, amava dipingere e lavorava in un’azienda di moda del territorio che ha istituito, dopo la scomparsa, anche una borsa di studio in suo onore. Abitava a Grassina e proprio al parco urbano che da oggi lo celebra trascorreva spesso le pause pranzo con Sagoma. E’ deceduto facendo la cosa più naturale e giusta del mondo: provando, ovvero, a salvare altre persone. Il 6 agosto 2023, in una spiaggia di San Vincenzo con il mare grosso, nel tentativo di salvare due bagnanti in difficoltà, la corrente l’ha trascinato via, causandone la morte. 

Questo pomeriggio, 22 Maggio, davanti a concittadini, cari e amici di Fabio, il sindaco Francesco Casini ha tolto il velo al bassorilievo creato da Martina Possenti, amica di Fabio e artista dello studio “Il Burattino” di Firenze. La bandiera blu del Comune di Bagno a Ripoli tolta, in un gesto semplice, come a concedere a tutti la possibilità e la scelta di fare sempre la cosa giusta, come fece Fabio. Presenti anche i genitori Luciana e Nedo che hanno ringraziato in lacrime i presenti e le Istituzioni, oltre ai datori di lavoro del figlio. Presenti anche Giulio Saturnini, il Vicesindaco di Greve in Chianti, comune di residenza della famiglia Sequi e gli assessori ripolesi Pignotti e Frezzi. 

“Che il coraggio di Fabio sia un monito per tutti noi e per la nostra comunità, Gli regaliamo questo spazio di sole e di luce e gli dedichiamo un applauso”, le parole del sindaco Casini. 

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