Un’isola in mezzo all’Arno? Potrebbe diventare la realtà.
A lanciare l’idea è stata la candidata sindaco per la sinistra Sara Funaro nel pomeriggio di oggi, mercoledì 10 aprile. L’obiettivo del progetto sarebbe quello di “rilanciare la riva sinistra dell’Arno e viverlo come nuovo spazio culturale e di socialità“.
Il progetto
L’isola galleggiante si svilupperà tra la pescaia di Santa Rosa e il Ponte Vespucci e sarà collegata con due passerelle alla sponda sinistra del fiume. La struttura verrà realizzata ispirandosi alle arnie con moduli prefabbricati facilmente combinabili e smontabili in modo da poter intervenire tempestivamente per essere rimossi in caso di ‘allarme piena’.
Ma cosa ci sarà sull’isola? Uno spazio polivalente aperto che ospiterà eventi visibili anche dalle sponde. Musica dal vivo, teatro, spettacoli pirotecnici, performance, sono solo alcune delle idee che saranno sviluppate per animare la terrazza galleggiante che sarà accessibile da maggio a settembre anche solo per passeggiare e guardare Firenze dall’acqua e riflessa nel fiume.
Le parole di Sara Funaro
“Un’isola galleggiante per rendere il nostro fiume ancora più vivo – afferma la candidata del centrosinistra Sara Funaro -, grazie ad un nuovo spazio aperto e polifunzionale che ospiterà eventi e favorirà aggregazione e socialità. Un nuovo luogo dove le persone potranno incontrarsi, un’isola che accoglierà cittadini e turisti per ammirare la città da un altro punto di vista e rendere la riva sinistra ancora più attrattiva. Il progetto ci è stato presentato da un architetto di Milano che ama Firenze e se sarò eletta sindaca lo svilupperemo per renderlo attuabile già dal prossimo anno. L’isola galleggiante si inserisce nel percorso di rinascita che sta vivendo il cuore dell’Oltrarno, San Frediano, animato da nuovi spazi, come Nana Bianca, casa delle start up che occupa quello che era il Granaio dell’Abbondanza di epoca medicea, e lo storico Torrino di Santa Rosa. “
“Il futuro della città passa anche dalla vivibilità e fruibilità del nostro fiume, da riscoprire e rendere appieno parte della nostra vita quotidiana grazie a progetti come questo”.