SALVI.
Una parola che vale una stagione, anche questa tribolata e interrotta, ripensata, ricalcolata a causa del covid19. L’annata 2021/22, la prima conclusa dopo l’avvento della pandemia a Marzo 2020, non è stato un successone per gli amatori del CRC Antella ma è valsa, quantomeno, la salvezza sul campo nella categoria A1.
Salvi sul rettangolo di gioco, da zona Champions League a tavola dove le sedie in plastica del CRC Antella hanno retto faticosamente il peso della fame. Ieri sera, agli oltre 30 gradi di un fresco lunedì di giugno, l’ultima sofferta partita: contro “L.A. Brace” del presidente Sile, i ragazzi di mister Marangio hanno chiuso in bellezza, cappotto 4-0, lasciando i vassoi vuoti.
Salsicce, scameriha, ronsticciana, pezzi di carne non ben identificati, anche qualche foglia di alloro colta sul momento: tutti a tavola, festanti, facendo valere la forza del gruppo e ricordando le gesta del campionato appena concluso, con la salvezza conquistata matematicamente vincendo sul Panzano (poi retrocesso) ad una giornata dalla fine.
E poi i fumogeni, il tamburo battuto da Jack, la carica di Tommi Forte che non molla niente, la camicia del Balu, la foto ignorante, la conferma di mister Marangio anche per l’anno prossimo…forse: “Devo parlare col Presidente”, azzarda scherzando.
Mentre proprio il Pres. si prodiga nella parte di grigliatore e altri loschi figuri – come Massimo e Salva – agguantano tutto ciò di commestibile che passa in zona.
Per il 2022/23 ci sarà da trovare probabilmente un portiere che difenda i pali e aiuti il Balu-tendenza (il Luca con il lavoro dovrà mollare) e magari qualche nuovo inserimento per contribuire al ricambio generazionale iniziato ormai qualche anno addietro.
Il primo tassello da riconfermare, dopo le ultime esaltanti prove, sul quale consolidare la squadra è uno e uno soltanto: Tancredi. O no?
