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Impruneta scende in piazza! Scarpe rosse e striscioni: “Basta violenza sulle donne”

leggi anche “Impruneta non è questa” di Silvia Colombi






Impruneta al centro della cronaca cittadina, suo malgrado, per una vicenda tanto dubbia quanto dimenticabile. Quando la periferia diventa mediaticamente centrale e “degna di nota”: e non per le sue tipicità artigianali o per la tradizionale Festa dell’Uva bensì per un presunto stupro rimbalzato su tutte le testate giornalistiche dei dintorni e sul quale è aperta un’indagine tutt’ora in corso. 

Usiamo il termine “presunto” poichè la presunzione d’innocenza è un elemento chiave della nostra normativa giuridica, nonchè costituzionale e di conseguenza propria della deontologia giornalistica. 

Ieri sera, martedì 8 Agosto, Piazza Buondelmonti si è affollata di persone, le più con un indumento color rosso, simbolo della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, tornata improvvisamente d’attualità malgrado non sia il 25 Novembre. Sotto il Palazzo Comunale del capoluogo, numerose scarpette rosse si prestavano a un’inedita scenografia con la Basilica di Santa Maria sullo sfondo mentre alcuni striscioni sorretti da donne di ogni età riportavano: “Lo stupro è un atto ignobile che non ammette giustificazione” e “Basta violenza sulle donne”. 

Verità inconfutabili che vanno ricordate ogni giorno, non soltanto nelle 24 ore che la nostra Nazione ha dedicato a questa battaglia, doverosa visto i numeri di femminicidi che non intendono diminuire (oltre 50 in Italia nei primi 6 mesi del 2022). 






Sempre ieri, inoltre, gli Angeli del Bello di Impruneta coadiuvati dai “colleghi” ben più attrezzati di Firenze, erano prontamente intervenuti per cancellare la scritta apparsa sul muro della Barazzina nella giornata di domenica: “Boicotta chi stupra“. Impruneta – come ricordava la nostra Silvia Colombi – non è questa. 

Nè quella di drammatiche vicende di cronaca nè quella degli imbrattamenti cittadini. Resta, tuttavia, lo scossone – mediatico e non solo – di un paesello di periferia tranquillo, dove si vive bene e dove l’elemento di comunità legato principalmente alla vita rionale è un cardine sociale. 

La vicenda che ha scatenato consueti chiacchiericci, insoliti titoli di giornale e straordinarie manifestazioni di piazza è ormai nota e risale alla notte tra venerdì e sabato. Gli inquirenti, dopo aver raccolto testimonianze e prove – c’è un video quale test decisivo per definire se il rapporto sessuale è stato consenziente o no -, stanno indagando nei confronti di quattro persone iscritte nel registro degli indagati e accusate di violenza nei confronti di una turista canadese di 35 anni che ha sporto denuncia. L’aggravante dell’alcol – la donna aveva un tasso alcolemico 4 volte superiore alla soglia consentita per guidare – potrebbe essere un elemento chiave nell’indagine.






L'Impruneta non è questa.

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