I consiglieri comunali imprunetini di opposizione Matteo Zoppini (centrodestra), Gabriele Franchi (Cittadini per Impruneta) e Chiara Innocenti hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta all’attenzione del sindaco Calamandrei, della Giunta e del consiglio Comunale. Il tema d’attualità è spinoso e valica di netto i confini imprunetini, pur toccandoli e interessandoli: riguarda infiltrazioni mafiose, collegamenti con clan ndranghetisti e posizioni comode divenute d’un tratto scomode. L’oggetto dell’interrogazione, infatti, riporta: “nomina e composizione del Collegio dei Revisori dell’ASP “Opera Pia Leopoldo e Giovanni Vanni”
Nell’interrogazione si legge quanto appreso dalla Stampa ovvero dei 17 arresti nella cosca della Ndrangheta Bagalà attiva tra Nocera e Falerna, in un articolo pubblicato in data 3 Maggio 2021 sul sito lacnews24.it il cui direttore responsabile è Pino Aprile. In particolare l’attenzione si concentra sulla notizia titolata “Alibante: tra gli indagati anche un membro del collegio di revisione della RSA sangiovese”, pubblicato in 4 Maggio 2021 a firma di Massimo Bagiardi sul sito arezzo24.net;
Dagli articoli sopra menzionati e da altre notizie di primarie agenzie di stampa emerge che nell’operazione denominata Alibante, del Pubblico Ministero Dott. Nicola Gratteri, sono state comminate 19 ordinanze di misure cautelari a vario titolo su tutto il territorio nazionale e che le misure cautelari comminate riguardano associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta.
Tra i destinatari di dette misure – ecco la notizia che tocca Impruneta e con lei altri comuni fiorentini – vi è anche il Dott. Antonio Gedeone, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Gedeone, 53 anni, è associato a numerose realtà locali le più partecipate dei Comuni (compreso il Comune di Firenze), dottore commercialista e revisore dei conti anche dell’Opera Pia Leopoldo e Giovanni Vanni di Impruneta – nominato con Decreto del Sindaco (senza passare in Consiglio) -, ora indagato nell’operazione ‘Alibante’ della DDA di Catanzaro.
Il PM Dott.Gratteri nell’indagine riporta che Gedeone è “uomo di fiducia e storico prestanome di Carmelo Bagalà”
Il Dott. Antonio Gedeone veniva nominato quale membro del collegio dei revisori di detta ASP con il decreto n. 23 dl 22 Ottobre 2018 avente ad oggetto “nomina di due componenti del collegio dei revisori dell’azienda pubblica di servizi alla persona denominata ‘Opera Pia Leopoldo e Giovanni Vanni’ con sede legale in Via Vanni, n. 23 Impruneta”.
Com’è noto l’ASP “Opera Pia Leopoldo e Giovanni Vanni” è un ente strumentale e controllato dal Comune di Impruneta, ai sensi della Legge regionale 43 del 2004 e facente parte del GAP come meglio rappresentato nella DGC numero 80 del 2020;
Pertanto, in virtù di tali considerazioni e del ruolo attualmente ricoperto da Gedeone, i consiglieri di opposizione firmatari dell’interrogazione si rivolgono al Sindaco e alla Giunta con le seguenti considerazioni:
“Tra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana vi è la presunzione di innocenza, in base al quale l’imputato è considerato innocente fino a sentenza definitiva di condanna. Per quanto agli scriventi noto non è stato raggiunto il terzo grado di giudizio per la vicenda di cui sopra. I reati contestati dal Pubblico Ministero sono estremamente gravi, maggiormente e ancor di più se riferiti a persone che svolgono pubbliche funzioni. Interroghiamo il Sindaco per chiedere
1. Se è a conoscenza di quanto sopra meglio dettagliato.
2. Quali azioni ha intrapreso e/o intende intraprendere in merito.
3. Quali azioni ha intrapreso il CdA dell’ASP Opera Pia Vanni e/o quali azioni intende intraprendere in merito