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Impruneta, la nuova viabilità affossa le botteghe. Fronte unico Commercianti: “Si ai tavoli di lavoro con il Comune, scelta la delegazione”.

“Quanto possiamo resistere a queste condizioni?” I commercianti incassano meno (anche 30 – 40%) da quando è in vigore la nuova viabilità e chiedono, al Comune, un dietrofront. A breve il primo tavolo di lavoro tra le parti.
«È l’occhio di chi la guarda che dà a ogni città la sua forma»,

scriveva Italo Calvino ne “Le Città Invisibili”, datato 1972. Preistoria cronologica, se ci pensate, ma sempre attuale. E ci viene in mente questa verità mentre ascoltiamo, in presenza, le considerazioni dei commercianti imprunetini alle prese con una rivoluzione calata dall’alto che sta danneggiando senza esclusione di colpi il tessuto socio-economico del capoluogo. Chi vede Impruneta con occhi disinteressati scorge la bellezza di una piazza scevra da auto e parcheggi: “E’ così brutta adesso la Piazza?”, si legge su diversi post social; chi, invece, osserva il paese con occhi pratici vede un centro storico cambiato, incapace – con questa nuova forma viabile – di premiare la piccola imprenditoria e chi, da anni, alza la saracinesca e lotta per rimanere a galla: “Quanto potremmo durare a queste condizioni?”, si chiedono i negozianti. Estetica da una parte, pragmatismo dall’altra, come suggerisce un commerciante durante l’incontro, la domanda è: le due visioni della città possono coesistere?

La risposta, per il momento, è un sonoro no. Ieri sera, giovedì 2 Maggio, oltre 40 persone che ad Impruneta vivono e/o sono titolari di un esercizio commerciale si sono riuniti al Cinema Buondelmonti per confrontarsi e trovare una linea comune su eventuali prossime mosse da effettuare: presenti la gran parte degli esercenti del CCN “Il Pozzo”, commercianti imprunetini non iscritti al CCN, rappresentanti delle fornaci storiche di Impruneta, ambulanti. In maniera trasversale, i presenti, chi più chi meno, denunciano una realtà documentata dai numeri: a fine giornata la cassa piange e le entrate son calate anche del 30-40% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una tendenza depressiva che ha un responsabile ampiamente individuato: il consistente cambio di viabilità promosso dall’amministrazione comunale che ha liberato Piazza Buondelmonti dai parcheggi, ha distribuito posti auto lungo le vie del centro storico ed ha posto il senso unico per Via Mazzini, direzione Sodera, senza possibilità di tornare indietro se non prendendo la circonvallazione e rifacendo tutto il giro. Che, evidentemente, la gente non fa…

“Commercianti di tutta Impruneta, unitevi”.
Non era facile metter d’accordo quasi 50 persone, alcuni dei quali persino competitor tra loro, eppure l’amministrazione di Impruneta è riuscita nell’intento. Con un difetto piuttosto lampante in questa strategia: commercianti e piccoli imprenditori ce l’hanno tutti con il Comune e con la nuova viabilità. Come ricucire lo strappo?

La premessa

Andiamo per tappe, semplificando la narrazione. L’incontro tra soli commercianti e imprenditori di ieri sera è seguito ad un primissimo confronto avvenuto tra CCN “Il Pozzo”  e il governo di Impruneta, inteso come Sindaco Riccardo Lazzerini e Giunta comunale. Nel corso della riunione Lazzerini ha portato avanti la “tesi” sulla rivoluzione del centro storico ma ha anche “offerto” dei tavoli di lavoro mensili dove una delegazione dei commercianti potrà confrontarsi con le Istituzioni. Una maniera per prendere tempo o una reale proposta per ascoltare le istanze del tessuto socio-economico del capoluogo? Durante l’incontro, inoltre, i commercianti hanno rilevato comportamenti e frasi inadeguati di un assessore imprunetino, tali da convincere il CCN a protocollare in Comune una lettera di richiamo – divenuta atto formale in Consiglio Comunale – per l’accaduto.

L’incontro di ieri, cos’è emerso?

Dunque il confronto di ieri, convocato dai rappresentanti del CCN ed esteso a tutte le attività commerciali di Impruneta. Iniziato alle 21:20 circa e concluso attorno alle 23:00, i commercianti hanno deciso di far fronte comune secondo il principio basilare che “l’unione fa la forza”, uscendo dalla serata con il primo punto programmatico: “Si, partecipiamo al tavolo di lavoro”. Almeno al primo, poi si vedrà e capirà. Decisione doverosa e quasi obbligata, per non alzare da subito un muro invalicabile tra le parti: gli esercenti, di fatto, sperano di poter ottenere qualcosa e promuovono l’incontro per capire se è possibile evitare lo scontro.

Qual è l’obiettivo minimo per rattoppare la situazione e, in tempi rapidi, risollevare introiti e flusso dei clienti? Ripristinare quantomeno il doppio senso di marcia tra Piazza Buondelmonti e Piazza Nova, quindi ricollegare – senza necessità di fare il “giro pesca” – parte alta e bassa del paese. Come riuscirci? Palla al Comune di Impruneta, per capire se c’è la reale volontà, in termini concreti, di venire incontro ai commercianti.

Del resto i bottegai sanno vendere, non sono tecnici nè urbanisti né geometri e prima di affidarsi eventualmente a professionisti vogliono capire quanto l’Amministrazione Comunale sia disposta a salvaguardare chi investe sul territorio e porta giro economico. La domanda, sollevata più volte nell’arco della serata con un certo sconforto, è stata: “Ma davvero non gli importa di noi?”

Su base volontaria, infine, è stata individuata la delegazione di commercianti che parteciperà al primo tavolo di lavoro: a tu per tu con il Sindaco Lazzerini si presenteranno Iacopo Faini, Francesca Paterna, Sergio Sbrocchi, Elisa Sbrocchi, Alessandro Morrocchi. Il tavolo scoprirà le carte e quanto le distanze tra Amministrazione e esercenti siano colmabili o meno. Altrimenti,  come ha suggerito un negoziante nel corso della riunione:

“Chiudo tutto e saluto la curva”

 

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