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Elezioni comunali

Impruneta, intervista al sindaco Calamandrei: Covid19, RSA e DPCM. “Andrà come ci comportiamo!”






Impruneta guarda all’inverno con un punto interrogativo che, in questo precario periodo, è un fardello collettivo. Mirando l’”oggi”, invece, abbiamo intercettato il sindaco Alessio Calamandrei per una chiacchierata a 360°: situazione Covid19 sul territorio, socialità, DPCM, trasporti pubblici.

Sindaco, ci illustri il contesto imprunetino legato al virus
“Il Sito della Regione non è aggiornato: non potendo essere precisissimo ma ricevendo i dati ufficiosi giorno per giorno, attualmente siamo attorno ad una trentina di persone contagiate sul territorio di Impruneta. Circa la stessa quantità di quando, nel corso della prima ondata primaverile, si raggiunse il culmine di positività. Nella sola giornata di ieri sono stati registrati 4 contagi: due giovani ragazzi, e due signori sulla 65ina.”

Qual è lo stato di salute dei casi positivi?
“Fortunatamente nessuno di loro è ospedalizzato nè tantomeno in terapia intensiva. Cinque persone sono sintomatiche o pauci-sintomatiche con febbre, dolori, mancanza di percezione gustativa. I più sono asintomatici. “

Ci sono stati decessi da quando il virus ha ripreso vigore?
“Nessun decesso.”

Argomento RSA, come stanno vivendo la seconda ondata?
“Per il momento la situazione è nettamente sotto controllo. L’Opera Pia Vanni, a zero casi covid anche durante il lockdown, ha prevenuto l’ingresso del virus creando un percorso esclusivo per le visite: si accede dalla strada e si entra in una sala a vetri, dalla quale si possono vedere a pochi metri di distanza i parenti ospiti della struttura. Non c’è contatto, se non quello visivo, e si parla telefonicamente. In tale maniera l’Opera Pia è covid-free. Villa Le Terme, invece, dopo le criticità di marzo è attualmente senza contagi: lì tuttavia il rischio è legato ai “viaggi” dei pazienti all’OSMA per le visite di controllo. “






DPCM, sui social ha preso posizione con uno sfogo contro alcuni nodi del nuovo decreto, utilizzando queste parole: “Personalmente la trovo una sconfitta su tutti i fronti possibili, ed una presa in giro per tutti i ristoratori italiani”. Conferma tale pensiero?
“Si, per me stanno sbagliando. Chiudere a fasce orarie, perchè? Il virus colpisce in alcune ore ed è innocuo in altre? Se volevano stilare un orario di chiusura anticipato avrebbero potuto imporre le 22:00 ma non le 18:00. Chiudere prima di cena, per molti ristoratori, significa non aprire.
Per assurdo avrebbero potuto introdurre l’obbligo della mascherina ai tavoli, in attesa del piatto oppure far distanziare ulteriormente i coperti.”

Nardella, a Firenze, ha imposto il divieto di stazionamento in piazze e vie della movida. Concorda?
“Si, può essere giusto ma non è necessario nei piccoli borghi come i nostri.”

Trasporti pubblici: tra le sconfitte più clamorose di questi mesi. Cosa ne pensa?
“E’ un tema non facile, impossibile acquistare i mezzi che sarebbero stati necessari a supplire l’affluenza delle ore di punta: ci sarebbero voluti troppo tempo e troppi soldi. C’era allora una soluzione? Un’ipotesi (non battuta) poteva essere quella di addivenire ad accordi privato-pubblico con i bus turistici parcheggiati per assenza di turismo e creare un potenziamento con linee dedicate.”

Impruneta senza Festa dell’Uva e Fiera di San Luca quanto ha perso?
“Difficile stimarlo. Nostro malgrado erano manifestazioni che, in questo preciso momento storico, non potevano essere realizzate. Abbiamo cercato di supplire con eventi giornalieri come il “Peposo”, il mercato in piazza ed altre iniziative. Pensare che il 2019 aveva un +30% di turismo rispetto al 2018 e questo 2020, nei mesi di gennaio e febbraio, aveva fatto registrare un ulteriore aumento.”

Il DPCM avrà validità sino al 24 Novembre, è un miraggio o una data reale?
“Come dico io, le scritte “andrà tutto bene” accompagnate dall’arcobaleno che si vedono appese alle finestre dovremo sostituirle con “Andrà come ci comportiamo”. Dipende molto da noi, tutti ci auguriamo che un mese possa bastare ma, forse, resta una mera speranza.”






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