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Impruneta e la convenzione con Autostrade, i consiglieri Zoppini e Franchi: “Oltre la propaganda”

I consiglieri di Voltiamo Pagina Impruneta Matteo Zoppini e Gabriele Franchi diffondono il seguente comunicato relativo alla Convenzione con Autostrade e conseguenti lavori previsti nel Comune di Impruneta: i consiglieri ricordano che oltre la cifra pattuita per interventi pari a 487.736,34 euro c’è altro e che promesse recenti di questa amministrazione sono già state disattese, mentre rispetto alla convenzione con Autostrade datata 1999 mancano ancora diversi soldi – “22 milioni di euro” – di opere di ricaduta sul territorio. Nel dettaglio:

“Con la consueta foga propagandistica tipica di questa età del Faraone, l’Amministrazione Comunale ha annunciato nei giorni scorsi l’approvazione di una Convenzione con Autostrade per l’Italia che prevede un ristoro economico di 487.736,34 euro. Questi fondi derivano dall’utilizzo di via Colleramole come viabilità di cantiere durante i lavori di ampliamento della terza corsia dell’autostrada A1, e saranno destinati ad opere sul territorio. La Convenzione è stata approvata dal Consiglio comunale lo scorso 30 novembre, e anche noi abbiamo mostrato in quell’occasione un’apertura col voto di astensione e abbiamo lodato nei nostri interventi la bontà della Convenzione. Tuttavia riteniamo necessario andare oltre la narrazione di facciata e squarciare il velo della mera propaganda. Prima di tutto, bisogna ricordare che il merito per il faticoso raggiungimento di tale accordo non è dell’attuale Amministrazione, ma dell’ex Sindaco Alessio Calamandrei, al quale non abbiamo mai risparmiato critiche ma che non può non essere menzionato stavolta in positivo.

Le prime bozze di quella Convenzione sono datate 2016 e 2018 e prevedevano con una cifra in origine addirittura più grossa di quella attuale, visto che si parlava di 500.000 euro. Dunque non c’è stata assolutamente alcuna rivalutazione per l’inflazione, come invece dichiarato dall’Amministrazione Lazzerini: altro che aumentare, i soldi sono diminuiti! Impruneta Riparti ha l’abitudine di cancellare la memoria del predecessore, salvo quando c’è da accusarlo di ogni problema esistente in questo Comune.

L’aspetto tuttavia principale riguarda il rischio di vedere il dito e non la luna. Per quanto la cifra oggetto della Convenzione sia rilevante, non possiamo scordare che in base all’accordo del 1999 Impruneta attende ancora da Autostrade circa 22 milioni di euro sotto forma di opere compensative sul territorio per i disagi della terza corsia. Proprio un anno fa, nel novembre del 2023, Autostrade e il Comune si lanciarono in un trionfalistico comunicato in cui si indicava un cronoprogramma per i lavori attesi da un quarto di secolo: si diceva che “nel corso della primavera-estate 2024 sarà creato il marciapiede di Pozzolatico”, mentre “tra fine 2024 e inizio 2025 sarà realizzata la ciclopedonale di Certosa (Tavarnuzze – Bottai), con adeguamento della Cassia e una rotonda allo svincolo Baruffi – Le Rose. Entro il 2025 inoltre previsto l’inizio dei lavori al Parco Pali di Tavarnuzze”.

Come abbiamo purtroppo visto, nessuna di queste promesse si è realizzata o è in procinto di realizzarsi. Soltanto pura e semplice propaganda. Per altro, a rimetterci è in particolar modo la frazione di Tavarnuzze, interessata sulla carta dalla maggior parte delle opere ma ancora una volta a bocca asciutta, considerando anche che 180.000 euro della nuova Convenzione sono stati destinati al tetto e alla facciata della biblioteca del capoluogo.
La stessa esecrabile propaganda è stata d’altronde attuata dal sindaco e dalla giunta in merito alla fantomatica Cinecittà del Chianti alla ex fornace Sannini del Ferrone. Anche in questo caso nell’autunno dello scorso anno Lazzerini parlava con enfasi ai giornali di un progetto fatto e scalpitante, con i lavori addirittura pronti a partire nel 2024.

Sia gli interventi di Autostrade che il mitico polo cinematografico sembrano fatti dello stesso materiale delle nuove scuole ai Sassi Neri, o della tramvia del Chianti, o del progetto di rifacimento in cotto di piazza Buondelmonti: quello della balle e della propaganda. La politica nostrana è quel mondo dove si può dire tutto il contrario di tutto, e dove si possono fare sparate colossali senza poi doverne rispondere. Ma poiché noi abbiamo la memoria lunga, sentiamo il dovere di mostrare la realtà in faccia a chi cerca di mistificarla.

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