Alle 14.30 del 13 febbraio 2022 Francesco Flachi torna ufficialmente su un campo di calcio. Finisce il suo esilio, il suo periodo di invisibilità dal pallone che lo aveva tenuto lontano dagli impianti per dodici anni. E’ finita la sua squalifica, e mille persone hanno voluto festeggiare il ritorno in campo del ragazzo che gioca bene.
A Signa, sua nuova avventura, la maglia non è più la 10: quella è sulle spalle del compagno Angelo Coppola, capitano gialloblù. No, Flachi sceglie la 14 ed esordisce dal primo minuto nel match che la squadra di Cristiani disputa contro il Prato 2000. Una gara non facile, equilibrata, fra due compagini che lottano per i primi cinque posti e la zona playoff. Francesco tocca qualche pallone, gli spettatori dello stadio del Bisenzio applaudono: c’è tanta gente che non aspettava altro. Dura una mezzoretta il ritorno al calcio giocato di Flachi: poi lascia il posto ad un altro ex Fiorentina, Diakhate. Alla fine è 2-2, coi gialloblù ripresi al 90′: peccato, la vittoria avrebbe condito nel migliore dei modi una giornata storica.
In tribuna lo applaude anche il suo padre calcistico, Walter Novellino. Nell’intervista rilasciata a DCF due settimane fa, Flachi non ha esitato a definirlo “il mister che mi ha trasmesso più valori in tutta la carriera”. E ha continuato a farlo anche dopo dodici anni, il mister che lo ha cresciuto alla Sampdoria. Anche se non gli ha risparmiato qualche battuta: “Non hai toccato mezzo pallone”, detto col sorriso, con Francesco che se la prende scherzosamente, prima di ammettere con orgoglio: “Mezzora cancella dodici anni”. Bentornato, Ragazzo.
