Rossana non ha bisogno di dare un nome alle sue ‘creature di tessuto’ per identificarle e caratterizzarne la personalità. Battezzare le “Bambole diverse” con le parole, epiteti e appellativi che attingono al patrimonio dell’immaginazione e della creatività, non serve, perché loro un nome ce l’hanno già.
E anche una grande storia alle spalle. Si chiamano Alda Merini, Emily Dickinson, Virginia Woolf, Charlotte Bronte, Elsa Morante, Saffo, Flannery O’Connor, Fabrizia Ramondino Anna Maria Ortese, Christine de Pizan, Simone Weil, Lucia Berlin, solo per citarne alcune. Le 15 bambole, pezzi unici e irripetibili, vere e proprie opere d’arte realizzate a mano dall’attrice milanese Rossana Gay, residente da diversi anni nel comune sancascianese, sono scoperte artigianali e simboli di speranza e rinascita nella complessità del momento che la pandemia costringe a vivere.
“La voglia di creare oggetti che potessero rendere visibile, tangibile il mio amore per la letteratura e la scrittura – spiega l’autrice – è stata amica e alleata ideale nel difficile periodo del lockdown, quando il mondo del teatro si è dovuto fermare, come tutto il resto”. “La mia chiave per far fronte allo stato di reclusione, fisico e psicologico – continua – che l’emergenza epidemiologica ha imposto e perdura, seppure a fasi alterne, da due anni è stata una nuova forma di espressione artistica che mi ha permesso di realizzare piccoli manufatti, ispirati alle grandi icone della penna, poetesse, scrittrici, giornaliste, filosofe che amo leggere e portare in scena”.
Le bambole sono ritratti vivi, manufatti tridimensionali, ricavati da tessuti di riciclo, sintesi di cultura e resilienza contemporanea. In ognuna di esse si leggono le pagine e i percorsi di crescita culturale, sociale, umana che nel corso dei secoli hanno contribuito a costruire, imprimendoli, segni indelebili di indipendenza e genio al femminile. La storia delle quindici ‘grandi donne’, rinate dalle mani di Rossana Gay, costellata di conquiste di diritti, successi e sconfitte, vittorie e sacrificio, è la storia di tutti.
Il Comune ha deciso di valorizzare le opere d’arte di Rossana Gay e il suo talento emerso in tempo di pandemia ospitando una due giorni di mostre, eventi teatrali, installazioni e riflessioni sulla dimensione femminile nel mese di marzo. L’iniziativa “Bambole diverse, scrittrici nel tempo,” progetto di Rossana Gay, si terrà negli spazi del palcoscenico sancascianese il 12 e il 13 marzo.
“In ogni bambola c’è una parte di me – commenta- credo che la letteratura sia uno strumento prezioso per indagare sul mistero della vita e queste scrittrici, purtroppo molte ancora poco conosciute e poco studiate, ci ricordano che esistono fili tesi tra l’umano e il sovrannaturale, spronandoci al sapere, ad interrogarci”.
L’evento offrirà l’occasione di intrecciare letteratura, bellezza e arte. Le bambole saranno protagoniste di un percorso espositivo, nel corso della due giorni, arricchito dal contributo e dalla partecipazione di artiste e artisti teatrali e visuali.
“Siamo felici di poter accogliere sul palcoscenico del Teatro Niccolini un’attrice di alto profilo come Rossana Gay che già conoscevamo per le sue interpretazioni e produzioni teatrali – sottolinea l’assessore alla Cultura Maura Masini – avremo l’opportunità di conoscere l’artista da un’altra angolazione, a dimostrazione che l’arte può diventare una risorsa fondamentale, assumere molteplici forme ed emergere anche nei momenti più difficili”. “Amplificare i talenti e le singole le vocazioni – rimarca l’assessore – significa investire sulla pluralità delle realtà artistiche e farne veicoli di promozione e diffusione della cultura pubblica e contemporanea”.