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Il disagio del trasporto scolastico imprunetino...

Il disagio del trasporto scolastico imprunetino…

“I nostri bambini vengono lasciati a piedi.”
Una frase brutta, vero? Eppure è la frase che mi è stata detta da un gruppo di mamme imprunetine.

Il disservizio relativo ai trasporti scolastici fa allibire e preoccupare tante famiglie che si ritrovano coi loro ragazzi per strada.
Ho fatto una chiacchierata con Ilaria Spadoni, mamma di due bambini che con tanta rabbia e preoccupazione (estrememente giustificata) mi ha raccontato gli ultimi spiacevoli avvenimenti.

“Per noi sta diventando preoccupante e ingestibile la situazione” – mi racconta Ilaria –“faccio un esempio pratico vissuto sulla mia pelle. Martedì 5 Novembre (ma purtoppo non è stata la prima volta), il trasporto del servizio scolastico non ha fatto salire alcuni bambini e bambine, tra cui mio figlio. L’autista ha detto che il mezzo in quel momento era troppo pieno e quindi non poteva farli salire e ci tengo a precisare che quella era l’ultima corsa.”

Ci guardiamo, Ilaria è arrabbiata (…e come darle torto?) e io sono allibita.
Ad Impruneta la scuola media non c’è più, da anni è stata spostata a Tavarnuzze.
“Noi, come tutte le altre famiglie, lo paghiamo l’abbonamento… E caro anche!” – prosegue Ilaria – “E per quale motivo mio figlio ed altri suoi coetanei devono rimanere a piedi? Come si fa a non far salire i bambini? Tanti genitori si sono ritrovati a dover portare a scuola i loro figli prendendo permesso a lavoro o comunque arrivando in ritardo. Questo è inammissibile. Mi chiedo per quale motivo non sia possibile far passare una navetta in più, perché il problema c’è, è tangibile e grosso. Lasciare diversi ragazzi alla fermata è un qualcosa di folle ed ingiusto. Noi paghiamo ed è giusto che il servizio sia ottimale e che non crei disagi alle famiglie.”

Sono qua quindi a dar voce al gruppo di mamme che mi hanno raccontato questo disagio non da poco. Un disservizio che genera problemi su problemi.
Credo sia una questione da risolvere in modo repentino, non si possono lasciare a piedi questi ragazzi.
Loro devono poter andare a scuola e i genitori devono poter star tranquilli, non possono ogni mattina avere dubbi e ansie sul trasporto del figlio o della figlia.

Quella che mi ha raccontato Ilaria è la triste realtà di più famiglie imprunetine che si trovano in balia di un pessimo servizio. 

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