Dopo la nascita dell’associazione (leggi qui) di cui è presidente Emanuele Bazzaco, Per una Cittadinanza Attiva promuove i primi due appuntamenti sul territorio per riflettere su temi di estrema attualità con l’ausilio di ospiti importanti.
“Abbiamo detto che volevamo far festa, festeggiare il costituirci in associazione, perché siamo diventati di più, dopo le scorse elezioni, ed abbiamo bisogno di uno spazio in cui raccoglierci tutte e tutti e rafforzare la nostra voce per Bagno a Ripoli. E lo facciamo a modo nostro, con una serie di incontri comunitari, dove poter dire ciò che siamo e cosa desideriamo. Si comincia venerdì 16 maggio, con la proiezione del docu-film “Come se non ci fosse un domani”, che racconta le storie di alcuni giovani di Ultima generazione, il gruppo di attiviste/i per il clima che, con le proprie azioni di disobbedienza civile nonviolenta, hanno attirato molto l’attenzione pubblica.
E’ anche grazie ad azioni come quelle e poi ai movimenti dei giovani fin dal 2019 che si è cominciato a parlare di cambiamento climatico: sono state le giovani generazioni a porre l’attenzione sul diritto al futuro, sul diritto a continuare a vivere su questo pianeta. La responsabilità di garantirlo adesso tocca a noi. E non potrà esserci futuro se si continuano a devastare le comunità e l’ambiente con le guerre, se il warfare prende il posto del welfare.
Per questo il secondo appuntamento della nostra festa sarà dedicato alla pace, lunedì 19 maggio. Beniamino Deidda dialogherà con padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte ed Elena Basile, ex ambasciatrice e analista di politica internazionale, firma del Fatto Quotidiano.
Insieme a loro vorremmo parlare delle contraddizioni di un mondo che va verso il riarmo, delle distorsioni nell’idea che la sicurezza si ottenga preparandosi alla guerra, delle conseguenze sociali a cui stiamo andando incontro. Tutto questo negli scenari del conflitto in Ucraina e del genocidio a Gaza. Entrambe le iniziative si svolgeranno al CRC di Antella, che ringraziamo per la disponibilità.
Saranno momenti aperti a tutti coloro che non si rassegnano allo stato delle cose, che hanno voglia di resistere con l’idea che ci sia un futuro comune, un progetto e visione alternativi, dove il cambiamento climatico si contrasta nel concreto con l’attenzione alla riproducibilità delle risorse e dove la pace si costruisce tessendo nuovi rapporti fra le persone, le culture, gli Stati.