Nuovo episodio di violenza la notte scorsa a Prato: intorno alle 1,30 della notte tra 17 e 18 Aprile c’è stato il tentato omicidio di una donna, come riportato da Ansa. La squadra mobile è a caccia di un cinese che ha sequestrato, tentato di rapinare 10.000 euro, minacciato e poi sparato alla testa di una connazionale di 46 anni trovata in strada mentre chiedeva aiuto.
La donna è stata operata d’urgenza ed un’ogiva le è stata tolta dalla gola, si trova in gravi condizioni. La procura di Prato ha ricostruito la vicenda. La donna ieri sera stava lavorando al locale Number One, lo stesso dove il 6 luglio 2024 c’è stato uno dei più efferati tentati omicidi della cosiddetta ‘guerra delle grucce’, quello a Chang Meng Zhang.
Soccorsa, la 46enne ha fatto in tempo a dire, prima di perdere coscienza, di aver conosciuto nel locale l’aggressore che poi l’ha aspettata per salire sull’auto da lei guidata. In una strada fuori città, dal sedile posteriore le ha stretto una guaina attorno al collo intimandole di trasferirgli 10.000 euro col wallet del suo cellulare. Ma il passaggio di una pattuglia dei carabinieri avrebbe guastato il suo piano, così l’uomo le ha ordinato di ripartire. Poi siccome il trasferimento del denaro non è più riuscito, allora le ha sparato con una pistola all’altezza dell’orecchio ed è fuggito.
La guerra delle grucce
La guerra delle grucce è combattuta da fazioni interne alla comunità cinese di Prato con l’obiettivo di assicurarsi il mercato degli appendiabiti. Un business decisamente redditizio: nella città toscana si trova uno dei distretti tessili più importanti d’Europa. Si parla di guadagni per centinaia di milioni di euro annui solo per le grucce, ma se si includono anche la logistica e le spedizioni del comparto della moda si supera il miliardo di euro. L’ipotesi è che diversi casi di violenza efferati riscontrati nella comunità cinese siano riconducibli proprio a questa battaglia che, partendo da Prato, si espande sul territorio nazionale. A Roma, nel contesto di tale guerra, si è verificato un duplice omicidio: due colpi di pistola sparati alla testa di due cinesi, un uomo e una donna, di 53 e 38 anni, Dayong Zhang e la compagna Xiaoqing Gong che stavano tornando a casa in bici elettrica intorno alle 23 di lunedì sera, 14 aprile. E’ accaduto al Pigneto.