“Questa è l immagine che stanotte (giovedì 25 settembre) verso le 1 ci si è presentata davanti! E’ l’ennesima alluvione in pochi anni. Siamo gestiti da incompetenti che oltre a riscuotere la tassa sui fossi non provvedono a pulirli!”
Con la pioggia scende, battente, anche la rabbia velenosa dei cittadini ripolesi costretti a togliere i propri oggetti casalinghi da uno strato di acqua fredda e marrone. Rabbia che si fa più forte e netta ogni qualvolta lo schema torna a ripetersi.
Siamo a Grassina, in Via Giotto e l’immobile della residente Lisa è nuovamente allagato: la causa è da ricercarsi nel fosso che si trova pochi metri a monte delle abitazioni, scarsamente manutenuto, incapace di esser contenuto ad ogni pioggia più intensa.
“La scorsa volta ci abbiamo rimesso macchina e motorino, a questo giro lavatrice, lavastoviglie, un’aspirapolvere nuova, mobili sono da buttare”.
Lo sdegno cresce dopo una notte insonne ed una giornata, la successiva, a pulire, levare il fango, scuotere la testa. Lisa, anche nel durante, ha documentato i vari passaggi sui Social:
“Attendiamo l’arrivo dei pompieri alle 2 di notte perché, per la terza volta nel giro di 3 anni, ha ridato fuori il fosso sopra casa mia che non è MAI stato sistemato! Ottimo lavoro!”
Non ci sono macchine che galleggiano come l’ultima volta, riporta infuriata la grassinese, ma la taverna è sommersa e l’asfalto di Via Giotto, addirittura, si è crettato sollevandosi a blocchi.
A 24 ore da una nuova nottata alluvionata, Lisa ha rivolto ancora su Facebook un pensiero alla famiglia antellese dei Del Grazia, devastati da un’onda d’acqua creatasi durante il nubifragio (leggi qui) ed ha voluto ringraziare i propri concittadini:
“Volevo ringraziare tutti quelli che si sono offerti di darmi una mano in una giornata da dimenticare, ragazzi sono incazzata nera ma non ce n’è bisogno. E’ bello vedere però la solidarietà dei grassinesi, amici o persone sconosciute!
Ad una famiglia dell’Antella però gli e’ andata decisamente peggio, guardiamo di organizzarci e aiutarli come si può perché finché si scherza e ci si prende in giro va bene ma quando succedono questi fatti non dobbiamo essere secondi a nessuno in fatto di solidarietà!”








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