Bagno a Ripoli – Ci troviamo in via G. Brodolini, al Centro di Salute Mentale di Grassina, dove ormai da tempo sono state denunciate le difficoltà quotidiane ad accedere alla struttura per i pazienti con disabilità.
Davanti all’edificio, infatti, ci imbattiamo in alcune barriere architettoniche che non agevolano l’ingresso a chi ha difficoltà nella mobilità: uno scalino del marciapiede che non presenta alcuna rampa d’accesso. Inoltre, a complicare maggiormente la situazione, troviamo la possibilità di parcheggiare l’auto – non lasciando quindi lo spazio necessario per poter accedere al marciapiede.
A scriverci, ribadendo il fatto, sono due donne dell’Associazione RUNE – associazione atta a creare alleanza tra pazienti e familiari e ad aiutare quest’ultimi a migliorare la cura verso il malato seguendo il principio del dialogo. L’associazione è stata inserita nel Centro di Salute Mentale di Grassina da qualche anno e qua offrono la possibilità di accedere ad alcuni progetti aperti a tutti i cittadini, come il Corso per Uditori di Voci.
Le donne si sono viste particolarmente toccate da questa vicenda: quest’ultime infatti, oltre ad essere iscritte all’associazione, sono anche mamme di pazienti disabili che visitano quotidianamente l’edificio.
“Il centro è stato inserito qua a Grassina da alcuni anni, e subito ci siamo resi conto della difficoltà che i nostri figli avrebbero trovato per poter accedere in autonomia alla struttura. – ci spiegano le donne – ci siamo rivolti al Comune di Bagno a Ripoli chiedendo la rimozione delle barriere architettoniche, ma la questione non è stata risolta”
La denuncia si ripete ormai da tempo. Lo stesso personale addetto ha più volte richiesto l’intervento del Comune di Bagno a Ripoli, rivolgendosi allo stesso tempo alla Asl. Ad oggi però non si è ancora trovata una soluzione alla questione.
“Ci siamo sentiti rispondere da ogni ente che la risoluzione del problema non fosse una loro responsabilità. Ci rivolgiamo quindi a chi di competenza – con la speranza di riuscire a “scovarlo” – per un intervento di abbattimento delle barriere architettoniche quanto prima possibile”