Questa notte, attorno alle 5:00, una triste notizia ha raggiunto Grassina, Antella, Bagno a Ripoli: Marzia Fabiani se ne è andata, a seguito di una malattia che l’ha strappata al marito Ettore e ai due figli nel giro di poche settimane.
Marzia era una cittadina nel senso più profondo del termine, per la dedizione con la quale svolgeva una militanza sociale ed una cittadinanza attiva che coinvolgeva tutti: gli altri, le associazioni, le istituzioni, i suoi paesi. Come Grassina, dove ha lavorato e vissuto gran parte della sua vita.
Marzia Fabiani, infatti, era una sarta e gestiva la bottega di ricamo, assieme alla sua famiglia, aperta fino a una decina di anni fa in Via Costa al Rosso. Conclusa l’attività in negozio è continuato con ancor più vigore il suo impegno sociale: anzitutto con la Caritas dunque con il progetto “Orizzonti Onlus” e la nascita degli InSuperAbili, per promuovere residenzialità e autonomia di persone diversamente abili.
Le idee e la passione di Marzia hanno migliorato Bagno a Ripoli, condizionando e motivando numerosissime iniziative a sfondo sociale e benefico degli ultimi 30 anni. Non stiamo esagerando. Alla fine degli anni ’80, nel boom drammatico dell’eroina, Marzia Fabiani contribuì alla nascita di una realtà che univa genitori e volontari nella lotta alla sostanza e nel percorso di recupero; più tardi, in collaborazione con l’Acli e la Parrocchia di Grassina, per gli eventi legati alla celebrazione del Patrono, era tra le organizzatrici della Festa dei Popoli, dove etnie, culture, tradizioni, costumi e usi eno-gastronomici più disparati confluivano in un unico momento di convivialità.
Più di recente, durante la pandemia da covid19, fu tra le fautrici – lei che è stata sarta – dell’iniziativa che realizzò, cucendole a mano, tantissime mascherine “fatte in casa”, contribuendo a proteggere i compaesani dal virus e compensando l’assenza di DPI. Infine, dimostrando come di consueto attenzione e sensibilità per l’attualità, Marzia è stata anche attiva nel progetto “Ricuciamo la Pace”, nato grazie alla T.I.P.E., le cucitrici volontarie di Bagno a Ripoli, in seguito allo scoppio della Guerra in Ucraina.
A Grassina, come ha scritto qualcuno sui Canali Social, dove è già rimbalzata la notizia, si è spenta una luce. Un faro, per moltissime persone, alimentato da un raro spirito di altruismo capace di travolgere e coinvolgere.