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“Gli occhi della ragione”, la storia di Mario Battisti: quando un solo uomo ne salvò oltre 50 da morte certa

“Solo gli occhi della ragione hanno urlato contro l’infamia armata”.

Inizia così la poesia di Angelo Ripaldi dedicata a Mario Battisti, comandante della Stazione di Badia Prataglia, in provincia di Arezzo, che il 13 aprile 1944 salvà oltre 50 persone fatte prigioniere dai nazisti che battevano in ritirata lungo la linea gotica. Una storia che riguarda anche l’Antella e, dalle montagne appenniniche aretine, è giunta fino a Firenze: la vicenda di Mario Battisti, Milite Scelto della Milizia Nazionale Forestale nato a Gorizia il 27 giugno 1898, è stata riportata nera su bianco in una pubblicazione curata da Paolo Romanelli. 

Un piccolo volume che ripercorre l’eroismo di Battisti, con il contributo scritto di ANPI Casentino, Istituto del Nastro Azzurro tra combattenti decorati al valor militare e reparto Carabinieri Biodiversità (un tempo foreste demaniali casentinesi). Cosa c’entra l’Antella? Anzitutto il curatore della pubblicazione è Paolo Romanelli, antellese appunto, già autore di approfondimenti cartacei su Giulio Consigli detto “Topino” e Giuseppina Cavicchi, ultima sopravvissuta alla strage di Pian d’Albero. Custode e promotore di memoria.

Inoltre, la ricerca storica su Mario Battisti si avvale anche della testimonianza e delle immagini raccolte dall’archivio della figlia Andreina Battisti, ancora in vita e residente da anni proprio ad Antella, nel Comune di Bagno a Ripoli. Anche lei sarà presente all’appuntamento che vi raccontiamo: domani, martedì 22 ottobre alle ore 16:30, nella sala Fanfani della Regione Toscana (Firenze, via Cavour 4), si terrà la presentazione del libro “Gli occhi della ragione”, che rientra nelle pubblicazioni dei quaderni dell’Ecomuseo del Casentino. 

Interverranno il presidente del consiglio della Regione Toscana Antonio Mazzeo, il vicepresidente del consiglio regionale Marco Casucci, il sindaco di Poppi Federico Lorenzoni, il comandante del reparto Carabinieri Biodiviersità di Pratovecchio Paola Ciampelli, il referente di Banca della memoria del Casentino Pier Angelo Bonazzoli. Oltre ai già citati Paolo Romanelli e Andreina Battisti. 

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