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Elezioni comunali

Furia dei tifosi del Grassina: “Il Belmonte è un’anomalia, per noi un nemico”

Durissimo comunicato del tifo organizzato rossoverde, le Brigate. La parte più calda della tifoseria del Grassina ha infatti fatto sentire la propria voce a proposito dell’accordo fra i Giovani Grassina Belmonte ed il Tau Altopascio. Un accordo in teoria a carattere giovanile, ma che ha scosso gli animi degli appassionati rossoverdi al punto da tuonare sui social.

Ecco il comunicato delle Brigate, che insistono sul “potere ricattatorio” del Belmonte nei confronti di Grassina e Antella e lo descrivono “come un nemico”.

“ORA BASTA! FACCIAMO CHIAREZZA SUL BELMONTE. Abbiamo appreso ieri dalla stampa locale che è stato siglato un accordo tra le società sportive Belmonte e Tau Altopascio. Rimaniamo sorpresi da tale notizia, da alcuni mesi in paese si parlava di un possibile accordo, addirittura di una fusione, tra l’ASD Belmonte e l’ASD Grassina. Un accordo che avrebbe finalmente messo fine all’anomalia di due squadre di calcio in un paese di meno di diecimila abitanti. Per il paese, per i tifosi, per tutti i grassinesi questa è stata sempre un’ anomalia che non è mai stata digerita”.

Poi un passo indietro: “E’ utile fare un po’ di chiarezza su questo. Il Belmonte nacque alcuni anni fa su iniziativa dell’allora Sporting Grassina e dell’Antella 99 ed avrebbe dovuto essere il settore giovanile delle due società, addirittura era stato deciso che il Belmonte non avrebbe mai dovuto avere una squadra Juniores ed una prima squadra. Negli anni gli accordi iniziali sono venuti meno ed il Belmonte anziché restare un settore giovanile di Grassina e Antella è diventato una vera e propria squadra, anomala in quanto slegata da qualunque territorio e comunità di persone, ma con un settore giovanile, con una squadra Juniores e con una prima squadra che attualmente milita in prima categoria , togliendo di fatto anche risorse economiche alla scuola calcio (nonostante l’indifferenza del paese dove si vede dalla media del pubblico che assiste alle partite; sono più i giocatori in campo degli spettatori sulle tribune). Cosa più grave è che a questa società, che è venuta meno ai patti iniziali, è stato concesso lo stadio comunale Pazzagli di Ponte a Niccheri, mettendo di fatto nelle loro mani un potere ricattatorio enorme nei confronti di realtà calcistiche del comune (Grassina ma anche Antella) che a differenza del Belmonte hanno una storia lunga decenni, un senso di appartenenza al paese che si trova in pochi posti in Toscana”.

L’attacco prosegue: “Le vicissitudini che hanno portato a questa indecente situazione sono le più varie ma poco hanno a che vedere con il calcio come sport popolare ma molto con interessi politici; gestire una squadra di calcio ed una scuola calcio “pesa” politicamente nei confronti di una amministrazione, con interessi personali ( della serie mi sono costruito un giocattolino ed ora è mio e ne faccio quel che mi pare) e con interessi economici visto l’esercito di persone che lavora nel Belmonte. La dirigenza del Belmonte negli anni ha fatto di tutto per boicottare il Grassina, prima facendo saltare la ristrutturazione del campo sportivo alla Casa del Popolo (da anni il consiglio della Casa del Popolo è presidiato da persone vicine al Belmonte), poi trascinando per anni la discussione su un possibile accordo, poi con un clima di ostilità palese nei confronti di chi segue il Grassina nell’impianto sportivo di Ponte a Niccheri. A tutto ciò va aggiunto una gestione ai limiti dell’incapacità dell’impianto di Ponte a Niccheri, trasandato, sporco e mai curato e una situazione economica, a detta delle voci di paese, non delle migliori…. L’accordo con il Tau Calcio mette la parola fine ad un equivoco che si era alimentato in questi ultimi mesi, il Belmonte per i tifosi rossoverdi è un nemico verso il quale non porteremo più nessun rispetto, un nemico peggiore dell’Antella dalla quale siamo divisi da anni di rivalità calcistica e paesana (tra l’altro altra società sportiva che si trova senza campo sportivo e che rischia di chiudere) ma anche da un sano spirito di campanilismo. Con il Belmonte no, non c’è campanilismo in quanto non rappresentano niente se non le manie politicanti dei dirigenti. Mettiamo in guardia tutti i grassinesi, sappiate con chi avete a che fare e comportatevi di conseguenza”.







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