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Forza Zia Caterina: visite, messaggi e tantissimo affetto per la tassista dei bambini!

Ricoverata all’OSMA, Caterina Bellandi sta affrontando una complicazione clinica severa a livello polmonare per una reazione autoimmune generata come risposta al COVID.


Zia Caterina è una piccola ma preziosa dimostrazione che si raccoglie quel che si semina. Negli ultimi 22 anni Caterina Bellandi ha diffuso amore e coltivato piante piene di colore, sorrisi, abbracci, accompagnando a bordo del suo taxi “Milano 25” i bambini in cura all’ospedale pediatrico Meyer.

Un servizio che lei ha personalizzato, grazie alla sua stravaganza che diventa straripante umanità, tanto da venir insignita direttamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di “Ufficiale dell’Ordine al Merito”.

Oggi Zia Caterina ha bisogno di noi e del nostro affetto: dall’ospedale di Ponte a Niccheri dov’è ricoverata da alcuni giorni, la tassista più colorata del pianeta ci aggiorna attraverso un “diario social” tenuto dai lei e dai volontari della sua associazione che attesta tantissime dimostrazioni di vicinanza. La nostra comunità ha risposto presente con visite e messaggi scritti a mano o digitati sulla tastiera: son passati a trovarla anche i sindaci di Firenze e Bagno a Ripoli, Nardella e Casini, mentre lei documenta giorno per giorno la sua degenza. Bastone stick per selfie, fotografie, pensieri raccolti e trasmessi attraverso Facebook. 

 

Questo l’ultimo pubblicato nella giornata di mercoledì 31 Gennaio:

Aggiornamento dall’ ospedale. Zia Caterina sta affrontando una complicazione clinica severa a livello polmonare per una reazione autoimmune generata come risposta al COVID. Chiediamo a tutti di continuare a incoraggiarla, starle vicino, dedicarle un pensiero o una preghiera per la sua pronta guarigione perché Caterina ha bisogno di questo amore che genera vita.

Dal suo letto di ospedale sogna, pensa ai nuovi progetti e organizza i prossimi mesi in maniera instancabile ed ogni vibrazione positiva aiuta le sue difese immunitarie a combattere.I prossimi appuntamenti pubblici della prima metà di Febbraio di Zia saranno ovviamente rimandati, con grande dispiacere. Le visite in ospedale, viste le condizioni mediche attuali, saranno ridotte e sarà prestata la massima attenzione ma non sospese. Continueremo ad aggiornarvi perché questa energia di bene che la sta sostenendo non si spezzi e si rafforzi. Lo faremo, come volontari di Milano 25, anche perché Caterina ha sempre creduto che la malattia non è un’onta ma un’ opportunità per dimostrare il meglio della nostra umanità. Ora è il nostro momento di sostenerla! Forza Caterina







Anche Padre Bernardo di San Miniato è passato dall’ospedale di Ponte a Niccheri a trovare Zia Caterina che, il 24 gennaio scorso, dopo alcuni giorni di ricovero scriveva un appello rivolto alla sanità pubblica:

“Dall’ ospedale, l’appello di Zia Caterina

Fa strano passare dall’ altra parte e diventare la paziente dopo tanti anni a correre tra i reparti degli ospedali con i miei Supereroi, seguendoli ed accompagnandoli con il mio taxi tra i loro esami e cure. Ora sono io quella distesa su un lettino. In questo tempo in cui sono insolitamente costretta a stare ferma, per il mio spirito cosa eccezionale, ho avuto modo di riflettere ancora meglio sul mondo che da tanti anni frequento. La sanità pubblica è davvero un patrimonio.

Ancora di più la dedizione e la professionalità degli operatori sanitari.Voglio dire sentitamente grazie a tutti loro ed in particolare al Responsabile Dott. Andrea Bribani, ai Dottori Di Mare e Fabbroni veri personali angeli e all’ intero staff che si sta occupando di me con affetto. Però tutto l’ impegno del personale non basta, in particolare l’ Ospedale di Santa Maria Annunziata, a Ponte a Niccheri, dove sono attualmente ha bisogno di un ammodernamento profondo perché le lacune di decoro e strutturali sono evidenti (solo per esempio: camere a quattro letti con bagno nel corridoio in comune, mancata separazione uomini-donne…).

Il mio desiderio è che la mia degenza qui possa portare attenzione a questo luogo di cura e punto di riferimento per un intero territorio per chi vi verrà in futuro. In aggiunta, vorrei creare, appena sarò dimessa, una task force di operatori sanitari (medici, infermieri, OSS…) che possa sostenere e favorire l’ umanizzazione delle cure ed il rapporto con i pazienti.A questo fine chiedo a tutti i soggetti coinvolti, a vario titolo, nel mondo della sanità di mandare una mail a questo indirizzo per iniziare già da ora a raccogliere la loro adesione con un semplice nome, cognome, ruolo, numero di telefono e località di lavoro: milano25onlus@gmail.comQuesto è l’ appello che voglio fare alle istituzioni e a tutte le persone che hanno a cuore la salute pubblica. Come sempre, per me, il dolore deve e può diventare occasione di crescita e nuovo amore. Anche dal mio letto e con l’ ossigeno che respiro attraverso una maschera guardo alla vita e la vita è futuro. Sono fortunata ad essere così innamorata di vivere e non vedo l’ ora di tornare a donarmi per l’ umanità che soffre. E a tutti quelli che risponderanno a queste mie parole sincere il mio più caloroso grazie.

 

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