Nei tre centri di FisioLab è già fruibile un nuovo strumento all’avanguardia per una fisioterapia ancor più consapevole
Un nuovo marchingegno all’avanguardia è atterrato sul pianeta FisioLab, fondamentale nell’ambito fisioterapico per effettuare una riabilitazione ancor più mirata, calibrata sulle precise esigenze del paziente. Del resto il corpo è un meccanismo complesso: ecco perchè anche un fisioterapista preparato, con master OMTP (specializzazione nella valutazione e nella gestione dei disturbi muscolo scheletrico) ed esperienza sul campo, accetta di buon grado un supporto tecnologico.
Di cosa parliamo? Della PEDANA DI FORZA, nessun altisonante inglesismo per definire questo strumento che può far, di gran lunga, la differenza. Lo sanno bene i titolari di FisioLab Jacopo Berti, Paolo Duminuco, Simone Pratesi e Luca Morandini che se ne sono dotati per i tre studi presenti sul territorio, realizzando un investimento funzionale, a servizio dei pazienti: a Barberino Tavarnelle, nel polimabulatorio a Tavarnuzze, e nel “FisioLab Stadium” di fronte al Franchi, all’interno dello stadio “Ridolfi” di Atletica. E’ qui che noi l’abbiamo testato e ce lo siamo fatti spiegare.
La pedana di forza (marca Vald), misura i vari parametri di chi ci sale sopra, valutando capacità di carico, spinta, potenza, stato dei muscoli, differenze esistenti tra prestanza di una gamba rispetto all’altra, progressione della fisioterapia in corso. Oltre alla percezione della persona infortunata e alle competenze del fisioterapista, la pedana di forza è uno strumento di valutazione che fornisce dati scientifici sulla condizione attuale del paziente, annullando praticamente il margine di errore.
Non è una rivoluzione nella medicina fisioterapica ma è certamente un “upgrade” decisivo; immaginate uno sportivo operato al legamento crociato anteriore e tutte le insidie che nasconde la lunga riabilitazione, fondamentale per diminuire la percentuale di recidiva e tornare in campo al meglio: ecco, la pedana di forza monitora settimanalmente i progressi, assegna dei valori su cui si baserà la terapia fisioterapica, ed osserva l’equilibrio tra gamba operata e gamba non operata, al fine di evitare sproporzioni che causarebbero nuovi infortuni.
Come funziona?
Basta salirci sopra e la pedana comincerà a studiarvi in autonomia: a quel punto il fisioterapista costruirà un vostro profilo basato su peso ed altezza, dunque potrete saltare se lo stato di salute ve lo consente, andare in squat (piegamento sulle gambe) o rimanere fermi. Un tablet connesso alla pedana di forza creerà grafici che definiscono i parametri, dando informazioni empiriche al vostro buon fisioterapista!