Distrutti circa 40 orti sociali del centro anziani di Villa Bracci di Firenze, a Rovezzano negli ultimi giorni. I responsabili sono i cinghiali che spesso sono stati avvistati dai cittadini in quella zona nei mesi estivi.

La nota di Palazzo Vecchio
Palazzo Vecchio ha fatto sapere con una nota che “il sopralluogo/intervento della Polizia Provinciale, dopo la segnalazione del centro anziani all’assessore Andrea Giorgio, è stato sollecitato dall’ufficio Ambiente e fissato con la Polizia Provinciale 10 giorni fa e si è regolarmente svolto nella giornata di oggi.
Gli uffici sottolineano che a Firenze, a differenza di ciò che accade in altre città, nell’ultimo anno è stato svolta un’azione di preventiva di contrasto alla presenza di ungulati con l’Amministrazione comunale che ha coinvolto oltre 150 proprietari di terreni nelle zone collinari e periferiche della città affinché provvedessero – come previsto dal Regolamento di Polizia Municipale – a mantenere pulite e recintate le aree per evitare che i cinghiali trovassero habitat adatti alle loro esigenze e si avvicinassero eccessivamente al centro abitato. Si ricorda che gli interventi sui cinghiali, comprese eventuali catture, sono di competenza della Polizia Provinciale. Se poi dal rapporto della Polizia Provinciale emergessero altre esigenze legate a interventi di manutenzione/messa in sicurezza dell’area l’Amministrazione provvederà a richiederli agli assegnatari dei terreni.
Infine, si sottolinea che il Comune di Firenze sta collaborando attivamente con la Regione Toscana per individuare le migliori strategie mirate a contenere il proliferare dei cinghiali sul territorio. Rientra in questo lavoro congiunto l’ultimo incontro in ordine di tempo (nel mese di luglio) tra uffici comunali, uffici regionali e Polizia Provinciale”, conclude la nota diffusa da Palazzo Vecchio.
Il Presidente del Centro Anziani
Il presidente del Centro Anziani Mario Andreini ha detto a La Nazione che: “Continuerò a sollecitare interventi istituzionali affinché gli orti sociali non diventino uno zoo. Oltre ai cinghiali anche istrici e tassi fanno da padroni. Compreremo delle reti elettro saldate per tamponare gli ingressi. Ricordo che abbiamo 260 orti sociali. Faccio presente che in particolar modo mi interessa la tutela delle persone e dei frequentatori perché specialmente con la presenza dei piccoli cinghiali la madre in qualunque momento di pericolo può attaccare le persone e altri animali quali i cani. Chiediamo con urgenza alle istituzioni preposte che catturino e portino in altro luogo i cinghiali che stanno imperversando senza nessun controllo”