Articolo curato da Chiara Bartolini
Da un recente sondaggio 3 bambini su 10 non hanno mai visto un agnello, un gallo o una pecora se non in televisione. Molte persone vivono in città per tutta quanta una vita e non conoscono la vita di campagna, visitare una fattoria didattica permette di soddisfare il desiderio di conoscere la vita di campagna, la natura e apprezzare il sistema produttivo del nostro paese.
Si tratta di un’idea di business sicuramente alternativa e potenzialmente redditizia se ben strutturata e organizzata; molti agriturismi, ad esempio, stanno incrementando le loro offerte con la trasformazione da agriturismo a fattoria didattica o agriturismi con maneggio. La nuova frontiera del turismo è affrontare le vacanze, o le fughe dalla città, con “attimi ecosostenibili” ed esperienziali.
Ecco perché la fattoria didattica potrebbe essere la soluzione perfetta per famiglie e non solo!
Fattoria didattica, perché aprire le porte dell’azienda agricola ai bambini?
Le fattorie didattiche sono aziende agricole che mettono a disposizione i propri spazi e la propria attività per ospitare gruppi scolastici o famiglie e mostrare loro quali sono le caratteristiche delle fattorie, come funziona l’azienda agricola, come si allevano gli animali, come si coltivano piante e verdure e molto altro. L’attività della fattoria didattica è rivolta in particolare ai bambini per far conoscere l’ambiente rurale, l’origine dei prodotti e la vita di campagna. Nella fattoria si pratica il rispetto per gli animali, la biodiversità e l’ecosostenibilità.
Che cosa si fa in una fattoria didattica?
Le attività educative che si possono svolgere sono davvero molte: l’obiettivo prioritario delle giornate in fattoria è quello educativo pertanto il programma della giornata sarà predisposto in funzione dell’età degli ospiti e degli eventuali programmi dei cicli scolastici. Le Fattorie Didattiche offrono un formidabile terreno di apprendimento attivo in cui ragazzi e adulti, partecipando direttamente alle attività agricole, possono concretizzare il loro sapere sul campo.
Di solito si comincia con l’osservazione e la spiegazione delle pratiche quotidiane della vita di campagna. Diventano così protagonisti il ciclo delle uova, la produzione del grano, la trasformazione del latte, la cura degli animali ecc. Si passa poi alla parte pratica vera e propria: i visitatori possono infatti cimentarsi nella mungitura, nutrire gli animali, strigliare i cavalli, impastare la farina, realizzare il formaggio e molto altro.
In generale è importante realizzare un percorso esplorativo guidato per i visitatori che alterni momenti di istruzione, altri di sperimentazione e infine di degustazione.
Cosa serve per diventare fattoria didattica?
Per aprire una fattoria didattica è necessario che l’azienda agricola intraprenda uno specifico percorso burocratico che può variare da regione a regione. Tra i requisiti previsti ci sono ad esempio l’adeguamento strutturale, organizzativo e qualitativo degli standard aziendali, il rispetto delle norme di sicurezza, l’assenza di barriere architettoniche, l’adozione di sistemi di produzione ecocompatibili.
In Toscana è prevista inoltre una formazione obbligatoria di 58 ore per diventare operatore di fattoria didattica.
La prossima edizione del corso parte il 20 maggio. Iscrizioni entro il 12 maggio.
Se sei interessato ed hai bisogno di ulteriori informazioni puoi consultare https://www.qualitas.org/operatore-fattoria-didattica/ o contattare direttamente l’agenzia formativa Qualitas Forum (segreteria@qualitas.org; tel 055 2638388).