Approfondimento a cura di Chiara Bartolini
La competenza digitale può essere uno strumento di equità e riscatto sociale o, al contrario, può rendere ancora più netto il divario nel tessuto socio-economico. Questo fenomeno è stato ancora più evidente durante questi anni di pandemia.
Essere competenti a livello digitale significa saper utilizzare in maniera sicura, critica e responsabile le tecnologie digitali nei percorsi di apprendimento, nel lavoro e nella partecipazione alla società civile. Richiede dunque abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Italia domani” punta a promuovere la transizione digitale attraverso il rafforzamento delle infrastrutture digitali, la parità di accesso alle stesse ed alle apparecchiature e lo sviluppo delle competenze digitali.
L’aumento delle competenze digitali a tutti i livelli è una condizione indispensabile per garantire ai cittadini di partecipare alla società e trarre beneficio dalla transizione digitale. Inoltre facilita l’inclusione, migliora la qualità della vita e permette di cogliere nuove opportunità.
Queste competenze sono un veicolo per lo sviluppo delle competenze trasversali e di altre attitudini (come la curiosità, lo spirito di iniziativa, la perseveranza, l’adattabilità, la leadership e la consapevolezza socio-culturale) e rappresentano un nuovo linguaggio, una nuova alfabetizzazione.
In questo percorso la Scuola e gli insegnanti rivestono un ruolo di primo piano nella formazione di una cittadinanza attiva e competente ed hanno un ruolo centrale nell’incentivare la creatività e innescare l’innovazione nelle nuove generazioni.
In quest’ottica si comprende l’utilità della creazione di contenuti digitali nella didattica che permettono al discente di trasformarsi da fruitore passivo in consumatore critico e soprattutto in creatore di prodotti e realizzazioni digitali il cui processo favorisce lo sviluppo di ulteriori competenze trasversali spendibili in ambito lavorativo (es. risolvere problemi, concretizzare idee, acquisire autonomia di giudizio, pensiero creativo, consapevolezza delle proprie capacità ed adattabilità nella ricerca di soluzioni).
Nella prospettiva dell’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile e dell’inclusione sociale nella società attuale è cruciale che i docenti si adoperino per far acquisire agli alunni competenze di alfabetizzazione su informazioni e dati e competenze di comunicazione e collaborazione, in totale sicurezza formando cittadini capaci di individuare bisogni e risolvere problemi anche attraverso l’utilizzo creativo delle tecnologie digitali.
Quali competenze per gli insegnanti?
La lezione tradizionale, nel periodo storico in cui viviamo, non soddisfa le esigenze di coloro che chiamiamo “nativi digitali” perché nati in un contesto sociale dove si è legati all’utilizzo della tecnologia in tutti i settori del vivere quotidiano.
Bisogna, perciò partire dal vissuto dei ragazzi, dagli strumenti tecnologici che sono loro più familiari e guidarli, attraverso il corretto utilizzo dei loro “devices” da cui non si staccano mai, verso la consapevolezza e la comprensione dei saperi essenziali per divenire competenti cittadini digitali.
Nello svolgimento della funzione di docente, risulta necessario mantenere il passo, avere la consapevolezza di questo uso diffuso del digitale e del percorso da adottare. Diventa fondamentale il controllo sui media e il confronto con il nuovo stile cognitivo che oggi manifestano i bambini ed i ragazzi. La tecnologia può aiutare ad attrarre la loro attenzione, favorendo il loro apprendimento e creando un ambiente virtuale dove può avvenire lo scambio di idee, materiali e informazioni e dove gli studenti possano essere attori e coattori del processo di apprendimento.
Quindi integrare l’Information Communication Technology (ICT) nella pratica della tradizione scolastica e adottare modelli formativi innovativi, anche attraverso una didattica mista, diventa fondamentale per facilitare l’apprendimento degli studenti, anche di coloro che per vari motivi si trovano in situazioni particolari ed ostative alla loro crescita personale e culturale come DSA e BES.
L’adozione di un modello formativo di didattica mista, che chiameremo BLENDED, è preferibile ed innovativo nei confronti della didattica tradizionale. Si potrebbe definire più che altro come MODELLO ORGANIZZATIVO, che tiene conto della classe in cui si opera, del contesto sociale di riferimento, delle esigenze di ciascuno, anche di quelle familiari.
Sono tantissime le app tool di nuova generazione che possono essere utilizzate sia per introdurre o presentare una “lezione” sia come facilitatori al processo di insegnamento apprendimento sia in affiancamento di Pc/LIM/Tablet/ Smartphone.
La Regione Toscana ha finanziato il progetto “Digital Learning 2022” per la realizzazione di percorsi formativi GRATUITI rivolti ai DOCENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI TOSCANE con l’obiettivo di offrire un supporto agli Istituti Scolastici Superiori per rafforzare le competenze tecnico professionali e digitali necessarie a padroneggiare sia strumenti (piattaforme e dispositivi informatici) che metodologie con cui realizzare la Didattica Digitale Integrata in coerenza con le linee guida del Ministero dell’Istruzione (D.M. n. 89 del 07/08/2020), le politiche, gli indirizzi e gli standard europei.
Le iscrizioni sono aperte fino al 28 Agosto 2022 per due edizioni che inizieranno il 5 Settembre 2022. Una edizione avrà sede a Firenze ed una edizione a Cortona.
Se sei interessato ed hai bisogno di ulteriori informazioni puoi consultare https:// https://www.qualitas.org/corsi-docenti-digital-learning/ o contattare direttamente l’agenzia formativa Qualitas Forum (segreteria@qualitas.org; tel 055 2638388).