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Dibattito sul progetto della Scuola Americana: per Redini e Barbarossa va cancellato, Cellini opta per la modifica. Attacchi a Pignotti!

Articolo a cura di Niccolò Righi

Si è svolto nella serata di ieri, giovedì 9 maggio, al Circolo Ricreativo Culturale di Antella, il confronto pubblico tra i candidati Sindaco di Bagno a Ripoli per l’ampliamento dell’International School of Florence e la costruzione di relativi appartamenti nella Valle di Rimezzano. Circa un centinaio i presenti alla serata. Un incontro voluto e organizzato dal Gruppo Santa Caterina a Rimezzano, il quale parla di “scelte politiche errate”, in un Comune, Bagno a Ripoli, “che negli ultimi anni è stato tra i massimi consumatori di suolo tra tutti quelli della Toscana”, e che ha visto anche gli interventi dell’urbanista Ilaria Agostini e dell’architetto Paolo Gambassi, il quale ha attaccato un’amministrazione “che non ha fatto il proprio dovere nei confronti dei cittadini”.

Presenti il candidato di centrodestra Michele Barbarossa; la capo gruppo della lista Cittadinanza Attiva Sonia Redini e quella della lista Futura Francesca Cellini. Assente, invece, a causa di un evento organizzato da tempo, il candidato di centrosinistra Francesco Pignotti il quale però tiene a precisare: “Andremo esclusivamente alle iniziative che garantiscano una imparzialità nel dibattito e la possibilità di confrontarsi sui temi in maniera propositiva e non con posizioni già prese, interventi di parte o addirittura documenti politici fatti da associazioni, su cui attaccarci! E questo per tutelare anche l’immagine delle forze politiche della coalizione che mi sostiene. Ed è con vero dispiacere constatare invece che si tengano confronti che, palesemente, non hanno nessuno di questi requisiti” e, a proposito dell’ampliamento dell’International School of Florence, ha aggiunto: “Sono l’unico candidato che ha interloquito davvero con l’International School of Florence e che ha formulato una posizione netta, pubblica e con una proposta concreta. E con la stessa chiarezza ciò sarà scritto nel nostro programma elettorale. Da altri nessuna proposta concreta, anzi, tanto rumore e polemica ma niente più”.

Tra i vari candidati, il primo a prendere la parola è Michele Barbarossa:La Valle di Rimezzano è la zona in cui abito e mi fa male pensare che questa venga rovinata non solo dalla struttura, ma anche dall’aumento del carico di studenti, che passeranno da 200 a 800”, e in merito al comunicato di Pignotti, dice: “Lui parla di voler modificare il piano: ma dov’era quando il progetto è stato approvato?”. Infine, sul disegno conclude: “Vedremo cosa potremmo fare per modificarlo perché dalle immagine e dal rendering sembra un’opera faraonica, di grosso impatto visivo e urbanistico”.

Francesca Cellini, assessore allo sviluppo economico e società partecipate, comunicazione e partecipazione, diritti civili e legalità dell’attuale Giunta, precisa che “il progetto – che al momento è sospeso – non è mai passato in giunta perché è stato approvato dal consiglio comunale”, poi prosegue: “Pur non condividendo l’ampliamento dell’International School of Florence, io non rinnego l’amministrazione di cui ho fatto parte, perché sono state fatte anche tante cose buone. Qualche errore certo c’è stato. Sicuramente un errore di comunicazione, perché questa importante opera urbanistica è stata “calata dall’alto”, senza un reale confronto con i cittadini. Vi posso assicurare che il confronto spesso è mancato anche all’interno dello stesso gruppo di cui faccio parte”. Infine, la chiosa sul progetto: “Sul piano operativo attuale non va rivisto solo il disegno sulla Valle di Rimezzano, vanno ricalibrati vari aspetti”.

L’ultima a prendere parola è Sonia Redini, che attacca subito il governo Casini e il PD: “L’ampia presenza di cittadini presenti questa sera ci dice, e dice a chi non c’è, che c’è voglia di confronto su come utilizzare il nostro territorio, cosa che non c’è mai stata negli ultimi dieci anni”. Poi Redini avanza una riflessione su Bagno a Ripoli e sul fatto che l’area verde che possiede non debba essere alla mercé di Firenze, ma serva come garanzia per il futuro. Redini cita il principio europeo di consumo a saldo zero, un decreto che impone a tutti gli Stati dell’Unione Europea di evitare un consumo di suolo entro il 2050 attraverso azioni concrete, alcune delle quali da attuarsi già entro il 2030.Il principio – spiega Redini – fa sì che costruendo in una certa zona si dovrà recuperare suolo da un’altra parte. Non deve passare l’idea che lo sviluppo economico necessiti per forza della costruzione”.

Sull’International School of Florence Redini attacca: “È l’esempio concreto di come questa amministrazione abbia avuto, e continui ad avere, una visione diversa da quella che sostiene a parole. Come dice Cellini il progetto ora è sospeso, ma il 19 giugno, data entro la quale il progettista della struttura dovrà presentare i nuovi elaborati, è vicino e non può essere l’ufficio urbanistica e il settore ambiente a fermarlo, è la politica a doverlo fare! Il nostro impegno politico è che nella Valle non si costruisca nulla. Cercheremo alternative con la Scuola e se non ce ne fossero… non è che si può costruire tutto dappertutto. La politica non deve più essere un chiedete e vi sarà dato!”. Redini, al termine del proprio monologo, non manca poi di dare una stoccata anche a Pignotti: “Dal suo comunicato non si capisce neanche se voglia costruire meno o non costruire proprio. Stasera ha rinunciato a venire qui e a confrontarsi con chi ha una visione diversa dalla sua: ma il problema che stiamo affrontando è un problema che ha creato la Giunta. Ora tocca a noi porvi un rimedio, ma la questione l’hanno creata loro. E fare oggi marcia indietro sembra un controsenso, perché il dissenso per questa decisione si sarebbe potuto esprimere quando era il momento giusto”.

Infine, alla domanda sulla cancellazione della previsione urbanistica di Rimezzano, Barbarossa e Redini si sono detti d’accordo, mentre Cellini vorrebbe che questa fosse rivista ma non del tutto cancellata.

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