Alcuni lo riconosceranno, è sicuramente un volto noto, la sensazione di averlo già visto. Ma dove? Chi è? Spoiler: si, avete ragione, è proprio lui. In posa sull’immagine di copertina della nuova produzione Rai Play originale: la serie fantascientifica Never Too Late, fruibile da ieri, 22 novembre.
“Da Grassina…a Panzano….a Rai Play”, ecco il nostro titolo, ed ora vi spieghiamo perché. Manuel Rossi, 24 anni, è originario di Bagnolo, nel Comune di Impruneta e la sua storia come aspirante attore è iniziata pochi metri più giù, al teatro di Tavarnuzze: qui, con l’associazione Vieniteloracconto, ha seguito il corso tenuto da Massimo Mattioli e Paola Coppini, recitando sul palco tavarnuzzino e muovendo i suoi primi passi. Uno, due, tre…fino a camminare da solo e capire che il percorso intrapreso poteva dirsi quello giusto.
Nel 2021 Manuel è entrato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove, da poche settimane, ha concluso il triennio e, in un batter di ciglio, trovato il suo primo ruolo di spessore. Ma c’è di più, facciamo un piccolo salto temporale nel 2022 e torniamo alle nostre terre fiorentine: il volto di Manuel e le sue capacità attoriali hanno intrecciato anche la strada di Dai Colli Fiorentini, ecco dove l’avevamo e l’avevate visto!
Il giovane attore, infatti, è stato il protagonista del cortometraggio “Correva l’anno”, prodotto dal nostro giornale, con la regia di Lorenzo Lombardi e riprese di Niccolò Corti. Ricordate? “Correva l’anno” riviveva una storia paesana risalente agli anni ’50, quando un allora ventenne Piero Batacchi, grassinese doc, scommise la bellezza di 10.000 lire per raggiungere Panzano a piedi in meno di 4 ore. Una storia di puro folclore novecentesco raccolta e trasformata in film da Lorenzo Lombardi, dove Manuel vestiva i panni del “nostro” Batacchi!
Oggi, due anni dopo l’uscita di “Correva l’anno”, lo ritroviamo in una produzione dalla caratura e diffusione nazionale, su Rai Play, al suo esordio in una serie televisiva: in “Never Too Late”, il 24enne interpreta il coprotagonista Arturo e fa parte del piccolo gruppo di ragazzi che devono salvare il mondo in un futuro distopico, anno 2046. Come ci racconta lo stesso Manuel, si tratta della prima serie “green” realizzata in Italia, ovvero che tratta il tema ambientale e, per di più, con un set caratterizzato da precise regole sostenibili. Non a caso, infatti, “Never Too Late” è stata lanciata il 22 novembre, “Giornata Nazionale dell’Albero”.
Manuel, Piero, Arturo: nomi che rappresentano le “maschere” della recitazione, la persona e i personaggi, in un’ascesa appena iniziata.
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