Passato Ferragosto ed ingoiato lo zuccherino che il Governo ha riservato a discoteche e locali notturni con il rischio conclamato di dar forza al contagio, si è optato per una nuova ordinanza restrittiva: stop al ballo nelle discoteche e in tutti i luoghi pubblici e mascherina obbligatoria dalle 18 alle 6 del mattino in tutti gli spazi dove si può creare un assembramento, anche all’aperto.
Dopo le prime avvisaglie delle autonomie regionali sul tema, il Governo ha uniformato la decisione con una disposizione dall’alto: discoteche chiuse.
Non valgono più i comici due metri di distanza da tenere in pista da ballo, contraddizione in termini all’interno di un locale che si nutre di assembramenti, complicità, vicinanza.
A nostro avviso, in virtù della salita dei contagi e del rimescolamento causato dall’apertura delle frontiere e dalla scelta scellerata di godersi vacanze all’estero in paesi dove il virus viaggia ancora con vigore, una scelta necessaria.
Le discoteche, i locali notturni, la movida non ragionata possono diventare focolaio ingestibile e diffuso. Come è accaduto nelle discoteca sulla costa viareggina pochi giorni fa: al Seven Apple di Pietrasanta una giovane tornata dall’estero con i sintomi tipici del Covid è andata a ballare, rischiando il contagio di decine e decine di persone.