L’Italia apre le porte a minori restrizioni anti-Covid, dettate dal calo dei contagi e dall’avviarsi verso la buona stagione. Restano tuttavia due regole: mascherine e Green pass.
La curva dei contagi Covid scende in circa due terzi delle province, solo in alcuni casi si rileva una situazione di stasi o crescita debole. I valori dell’incidenza però sono ancora alti, con il tasso di positività stabile all’11,2%, +20 i ricoveri in intensiva e -117 quelli nei reparti ordinari. I decessi in Italia nelle ultime 24 ore sono stati 229. Nella prima settimana di febbraio i nuovi casi sono stati quasi un terzo in meno di quelli dei sette giorni precedenti. Si è passati cioè da 976.223 a 692.250.
Sul punto è intervenuto anche il sottosegretario Sileri: “Da metà febbraio sarà rimosso l’obbligo delle mascherine all’aperto; prima o poi toglieremo anche quelle al chiuso, ma è troppo presto per parlarne, ci sarà una fase di transizione”.
I punti salienti delle nuove disposizioni:
- Green pass illimitato con terza dose
- Dall’ 11 febbraio stop obbligo mascherina all’aperto (se non in come affollate)
- Dall’11 febbraio si torna a ballare in discoteca
- Il 31 marzo termina lo stato di emergenza
I dettagli
– Da oggi il Green pass per chi ha la terza dose è illimitato. Lo stesso dicasi per chi, completato il ciclo primario, ha contratto il Covid, guarendo.
– Varrà sei mesi, invece, il green pass rilasciato a chi si è ammalato e in seguito ha fatto due dosi.
– E da oggi sarà dimezzata la quarantena in caso di contatto stretto con un positivo: si scende da 10 a 5 giorni per i non vaccinati, per chi ha concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, per chi lo ha concluso da meno di 14
giorni e per i guariti da oltre 120 giorni senza dose di richiamo.
– Discoteche: riaprono le discoteche dall’11 Febbraio, fruibili solo a chi possiede il certificato rafforzato, utilizzo di mascherine (ma non in pista) e capienza al 50 per cento.
– Sempre da oggi, gli studenti vaccinati e guariti resteranno in presenza nelle classi, qualunque sia il numero di positivi. Secondo alcuni calcoli oltre 600 mila bambini e ragazzi, finora in Dad, torneranno in classe.
– Nella scuola dell’infanzia fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, l’attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti.
– Nella scuola elementare fino a quattro casi di positività nella stessa classe le attività proseguono per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine ffp2 (sia nel caso dei docenti che degli alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività.
– Nelle scuole medie e superiori con un caso di positività nella stessa classe l’attività didattica prosegue per tutti con l’utilizzo di mascherine ffp2.
– Con due o più casi di positività nella stessa classe i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo di mascherine ffp2. Per gli altri studenti è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.
A fine febbraio è previsto intanto l’arrivo di ‘Novavax’, il cosiddetto vaccino degli ‘scettici’ proprio perché basato su vecchie tecniche, diverse da quelle vettoriali e a base mRna utilizzate finora per i sieri anti-Covid. Per chi ha fatto invece il booster, al momento non è prevista la quarta dose, eccetto forse per immunodepressi e anziani: in questo caso il sistema di somministrazione, con numeri decisamente ridotti rispetto all’ultima campagna vaccinale, sarà però più capillare con farmacie, medici di medicina generale e pediatri. Dunque si andrebbe verso la chiusura degli hub e i grandi centri vaccinali. Per i vaccini ai bimbi sotto i cinque anni invece si attende la valutazione di Ema e Aifa, con un possibile ok nei prossimi mesi.