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Chianti, uffici chiusi per il caldo? FDI San Casciano e Barberino Tavarnelle: “Ordinanza miope, chiederemo il ritiro”

Emergenza caldo: i Sindaci chiudono gli uffici, ma lasciano soli cittadini fragili e lavoratori. Il Gruppo Coordinamento Fratelli d’Italia San Casciano Barberino Tavarnelle denuncia un provvedimento miope e autoreferenziale.

I Sindaci di San Casciano, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle hanno firmato un’ordinanza congiunta che dispone, per i mesi di luglio e agosto, la chiusura pomeridiana degli uffici comunali, fatta eccezione per alcuni servizi essenziali, come demografici, elettorali, polizia locale e biblioteche.

Il provvedimento viene motivato con l’“ondata di calore” e con la ridotta affluenza dell’utenza nelle ore più calde. Una misura che, però, appare più come una risposta burocratica autoreferenziale che una reale strategia a tutela della cittadinanza.

Il Coordinamento Fratelli d’Italia San Casciano Barberino Tavarnelle esprime forti perplessità e contrarietà, sia nel merito che nel metodo:

Perché questa misura non è stata concertata o discussa in sede consiliare, pur rappresentando una significativa variazione nell’erogazione dei servizi pubblici?
Quali garanzie esistono per i cittadini che lavorano la mattina e possono recarsi in Comune solo nel pomeriggio?
Come si pensa di tutelare concretamente le categorie fragili – anziani, bambini, persone con disabilità – che non hanno accesso a luoghi freschi, vivono in abitazioni popolari o frequentano strutture prive di climatizzazione come scuole, RSA o centri estivi?

Chi governa un territorio non può chiudere gli uffici e lavarsene le mani. Di fronte a un’emergenza climatica, la priorità non dovrebbe essere la riduzione del servizio al pubblico, ma l’aumento della vicinanza istituzionale ai cittadini.

Inoltre, chiediamo massima trasparenza sulla riorganizzazione interna del personale comunale. I dipendenti devono essere messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro in modo sicuro, dignitoso ed efficiente, anche durante le ondate di calore.

Se questo non fosse possibile, l’Amministrazione ha il dovere di spiegare chiaramente le motivazioni tecniche e logistiche che impediscono soluzioni alternative e di dettagliare le modalità con cui intende comunque garantire la continuità e l’efficacia del servizio pubblico.

In particolare chiediamo di chiarire:
Saranno potenziati i servizi digitali o telefonici per compensare la chiusura fisica pomeridiana?
Quali misure sono state adottate per migliorare le condizioni microclimatiche nei luoghi di lavoro comunali?

Fratelli d’Italia San Casciano Barberino Tavarnelle propone una linea alternativa, seria e strutturata, che va oltre le ordinanze tampone e che preveda:

Un piano comunale di adattamento climatico, con mappatura dei luoghi pubblici a rischio surriscaldamento (uffici, scuole, biblioteche, strutture sanitarie e sociali).
L’installazione urgente di impianti di ventilazione o climatizzazione nei locali ancora sprovvisti.
L’apertura prolungata di spazi refrigerati pubblici, come biblioteche o sale civiche, fruibili anche da cittadini fragili.
Campagne informative e servizi di assistenza domiciliare o telefonica per anziani soli o persone con fragilità sanitarie.
Coinvolgimento del volontariato locale in una rete attiva di supporto sociale.

Il caldo estremo non è più un’eccezione stagionale, ma una realtà ricorrente che richiede risposte strategiche, non chiusure a sportello.

Fratelli d’Italia San Casciano presenterà in Consiglio comunale un’interrogazione e, se necessario, una mozione per chiedere il ritiro o la revisione dell’ordinanza, affinché si ponga al centro non la comodità degli uffici, ma il benessere dei cittadini.

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