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Elezioni comunali

Casa Galluzzo, il mister Morandi: “Girone difficilissimo, ma daremo fastidio. E alle altre squadre prenderei..”

Intervista a mister Claudio Morandi a poche settimane dal via della stagione post-covid. E venerdì 24 Settembre l’Audace Galluzzo, reduce dalla vittoria contro il CS Lebowski, presenterà ufficialmente la rosa.






Ha una voglia di giocare che spacca il mondo, Claudio Morandi. Allenatore del Galluzzo da sette stagioni, il tecnico ha potuto finalmente riassaggiare il campo dopo il lungo periodo di inattività dovuto alla pandemia. E le sensazioni, dopo la vittoria di domenica col Lebowski, sono buone: “E’ stata una gran bella giornata a prescindere dal risultato perchè si è riassaporato il calcio vero, quello che mancava da troppo tempo. Poi la partita va circostanziata; loro avevano defezioni importanti, noi abbiamo mostrato spirito e anima giusta e credo che alla fine la vittoria sia stata meritata. Ma stiamo coi piedi per terra: ricordiamoci che senza quello spirito lì, quella voglia di andare su tutti i campi a dare fastidio per i tre punti, non sarà una stagione facile”.

Quanto incide in questo senso la troppa inattività?

“Incide su tutti gli aspetti relativi alla partita. Crea problemi prima di tutto psicofisici, e poi tecnici: non è facile reimparare a coprire le giuste distanze in campo, e diventa complesso dare un valore a questa squadra, ma anche a tutte le altre che compongono il nostro girone”.

Ecco, il girone. Che idea ti sei fatto del raggruppamento in cui siete finiti?

“Il girone è un copia incolla dell’annata passata con il Montelupo in più. Un gruppo ricco di insidie e di qualità: secondo me il Montespertoli ha qualcosa in più rispetto alle altre, mentre il Lebowski prevarrà a livello di pubblico e di tenuta psicologica. Ma è pieno di buone squadre: la Sestese ha una tradizione importante, difficilmente sfigurerà. Mi incuriosisce la Rignanese, che fino a pochi anni fa calcava campi decisamente più importanti e con un mister abile come Crocchini sarà sicuramente fra le compagini che giocheranno meglio. E poi le trasferte: su campi mugellani come Luco e San Piero è sempre durissima. E a proposito di tradizione, occhio alla Rondinella“.

E il Galluzzo?

“Le ambizioni sono prima di tutto quelle di evitare la zona calda. Sappiamo di essere una squadra buonissima sul piano umano, ma che necessita di tempo per migliorarsi a livello tecnico-tattico. Dobbiamo essere più competitivi e costanti”.






Che sensazioni hai riguardo alla questione Covid? Sarà una stagione normale?

“Se non cambia il protocollo riguardo ai ragazzi che prendono il Covid, questa stagione è destinata a finire subito. In Eccellenza magari lo scorso anno non c’erano queste problematiche, ma la questione dei tempi lunghi di quarantena in caso di contagio è un problema che prima o poi andrà affrontato. Ad ogni modo, il Galluzzo è per la stragrande maggioranza vaccinato. Speriamo con tutto il cuore di tornare a divertirci”.

Cosa chiedi alla squadra a livello tecnico? Verticalità o palleggio?

“I principi in Promozione secondo me sono funzionali fino a un certo punto. Tutti noi allenatori guardiamo i più bravi di Serie A ma poi bisogna andare in funzione a ciò che è il tuo materiale umano a disposizione, ovvero persone che vengono ad allenarsi dopo la giornata di lavoro o di studio. E’ chiaro che a tutti noi piace il calcio propositivo, io vorrei un team offensivo, squadra corta e pressing alto. Serve sia il palleggio che la verticalità, ricordiamo che la partita è fatta di tanti momenti e vanno sapute alternare tutte queste caratteristiche. Credo che più che altro alla base di queste categorie ci sia lo spirito, il cuore, l’anima”.

Alla base del Galluzzo c’è da diverso tempo un super Antongiovanni, punto di riferimento per voi.

“Lui ormai è diventato un’istituzione: se volesse potrebbe fare il sindaco. Io mi appresto ad allenare in gialloblù per il settimo anno, e in tutto questo tempo non ci sono mai stati problemi con lui. E’ in continua crescita anche sotto l’aspetto caratteriale, che è il suo limite, perchè un giocatore come lui doveva essere come minimo due categorie più su in questo momento. I giovani vedono in lui un ragazzo fondamentale e determinante, un esempio per i giovani”.

Parlando sempre di giocatori, chi ruberesti alle altre squadre del vostro girone? Ovviamente si esclude Borja Valero…

Calbi del Lebowski, ha una fame enorme. E’ giovane, ha solo ventuno anni, eppure è in continua crescita. Devastante per questa categoria, è un esterno puro per il 4-3-3 ma sa adattarsi a tutti i ruoli. Potrebbe giocare tranquillamente in categoria superiore”.






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