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Buona (a fatica) l’ultima del 2022: un’Impruneta operaia si prende la vittoria!

Per vedere gli highlights della gara clicca qui


Uno strano giovedì di basket.
La sintesi è estrema ma indicativa e rappresenta un quadro fedele della realtà: il “match-day” infrasettimanale inedito, un Palazzetto semi-deserto, la GAP 50023 convocata in varie cene di Natale e pertanto assente. Fa effetto, va detto, udire ogni parola di Coach Calamassi rivolta ai suoi, le scaramucce in campo, le considerazioni arbitrali: un “dietro le quinte” che solitamente, in una Bombonera che freme e rimbomba, non è accessibile.

Strano, dicevamo. Come ospitare l’ultima della classe, tenere botta a fatica e persino inseguire per lunghi tratti della gara, infine vincere con dosi eccessive di “patema d’animo”. Il Basket Impruneta guarda il tabellino e tira un sospiro di sollievo, accogliendo la pausa invernale come il miglior regalo di Natale: troppe le assenze, troppi gli infortunati. Il più fresco riguarda ancora Cocco con ricaduta sulla caviglia già sofferente ma Coach Cala, tra gli indisponibili di giornata, contava anche Fattori, Paolini, Tordini, Calamai.

La cronaca

I segnali che la giornata potesse diventare “no” si manifestano già nel primo quarto: intensità da pre-campionato e l’uscita anticipata (e definitiva) del capitano per un nuovo problema fisico sgonfiano la garra dei giocatori di casa, trascinati in un’apatia che diventa lampante nel secondo quarto. Il CMB Arno, squadra giovane e dinamica (non certo fisica), ancora a 0 punti in campionato, prende fiducia e inizia a giocare con naturalezza: tanto da imporre un parziale da 7-21 e trovarsi a metà tempo sul mirabolante +9.

L’Impruneta è in balia della propria passività, più che degli avversari, tanto da lasciare la bellezza di 5 rimbalzi offensivi consecutivi agli ospiti…che non segnano alla prima, non alla seconda ma alla terza si! Bene Manetti per il CMB Arno, ritmo e brillantezza da parte di Margheri, play tascabile ma con buona tecnica nel ball handling.

Intanto, però, ad ogni rimbalzo catturato dagli altri Coach Cala moriva dentro…fino al time out e alla parola cruciale della piccola pausa motivazionale: MOSCIIIII. Tutto vero. Tanto da andare negli spogliatoi abbondantemente sotto, sciacquarsi il viso e rientrare con un altro piglio.


Eccola, finalmente, l’Impruneta che assomiglia a quella vera. 
Con un merito che va sottolineato: le giornate no, estremizzate dalle difficoltà nel corso del match, esistono da sempre. Vanno comprese e, sportivamente, assecondate. Come? Cambiando modo di giocare, sporcandosi le mani, compensando la serata difficile con più corsa e abnegazione. Svestire i panni buoni e indossare la tuta da operaio, anche se giochi contro l’ultima in classifica.

I bianco-verdi vanno a zona in difesa, raddoppiano il portatore di palla e iniziano a muoversi degnamente sulle linee di passaggio. Rubate e contropiedi, così è più facile muovere la retina. A difesa schierata, invece, Ranauro chiama il gioco-2 con Ribera in post basso per sfruttare il mismatch, oppure scaricare per il catch&shoot o servire il taglio dal lato debole.

Da – 9 a + 3 nel giro di un quarto con parziale di 20-10: Ranauro e Bruni segnano una tripla a testa (pochissime le bombe dall’arco, una a segno anche di Gava) ma è il n.27 a far valere centimetri e esperienza, salendo in cattedra. Ribera è l’MVP di serata…sui due lati del campo, come dimostrano le giocate decisive della gara: in attacco riceve un assist no-look da Bruni e piazza canestro con fallo, in difesa rifila la stoppatona ad un incauto Margheri nel tentativo di penetrare al ferro. Sarà per un’altra volta….

54-51 che diventa, con due tiri liberi conclusivi, 56-51. 
Impruneta sale a quota 12 punti in classifica dopo 10 giornate, agganciando il treno del terzo posto in attesa delle gare del weekend.

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