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Elezioni comunali

Birillo, le scuse dell’Assessore Cioni. I consiglieri Franchi e Zoppini: “La verità è venuta a galla”







Le scuse, quando arrivano, sono sempre ben accette, gesto di umiltà e umanità. Si dicono soddisfatti, infatti, i consiglieri di opposizione Franchi e Zoppini, ricevitori delle dichiarazioni dell’Assessore Laura Cioni, pervenute nell’ultimo consiglio comunale del 29 Settembre. Tema centrale della discussione, del “botta-risposta” che vi raccontiamo e della politica imprunetina dell’ultimo lustro, è il Birillo o ex Stazione di Tavarnuzze: cattedrale o, meglio, simil piattaforma di atterraggio navicelle spaziali nel deserto.  Al di là del lato estetico, soggettivo per definizione, il naso si storce sulla gestione della struttura, riqualificata per rilanciare la frazione e ancora oggi, a cinque anni di distanza, vuota e svuotata (anche del suo ruolo sociale). Niente di nuovo. L’evoluzione della faccenda, come vi raccontammo su queste pagine, risiede nell’uscita del nuovo bando ad Agosto 2020 che, a differenza dello scorso (2019) non contiene nessuna restrizione vincolante e invalidante.  Ricordate? La manifestazione d’interesse del 2019, relativamente alla presentazione di progetti per partecipare al bando “Spazi Attivi” ed in caso di vittoria ricevere i finanziamenti utili alla rivalutazione del Birillo, conteneva la seguente clausola: potevano farvi domanda solo Associazioni che avessero un’esperienza di almeno 3 anni nella gestione di un immobile pubblico. Vincolo che, a detta delle Opposizioni, comportava una “selezione all’entrata” sin troppo netta.






Il 27 Giugno 2019, pertanto, i consiglieri Franchi (Cittadini Per) e Zoppini (Centrodestra) presentarono una mozione per chiedere la rimozione del cavillo burocratico contestato: approvata? No, respinta dalla maggioranza con voto contrario accompagnato dalle dichiarazioni dell’Assessore Cioni che definiva la mozione “non fondata” e descriveva la clausola in linea per recepire le indicazioni date dall’Anac nella delibera 32/2016.  Il proseguo è una storia nota, ovvero: la manifestazione 2019, caratterizzata dal vincolo predetto, vide un solo progetto partecipante presentato dal Comune di Impruneta al bando “Spazi Attivi”. Con esito purtroppo sfavorevole: a Gennaio 2020, infatti, Impruneta non era tra i 14 vincitori, come le Opposizioni avevano profetizzato seguendo l’istinto e la debolezza annunciata del progetto.

Franchi e Zoppini, i primi da sinistra

Fallimento che produsse, in automatico, una nuova mossa dell’Opposizione: una domanda d’attualità presentata il 16 Luglio 2020 per chiedere conto all’Assessore Cioni delle linee guida Anac dalla stessa citate, in realtà non riportanti obblighi di co-progettazione relativi ad anni di esperienza. Anzi, fecero notare i consiglieri: “l’Anac prescrive proprio di evitare di inserire nelle manifestazioni d’interesse clausole discriminatorie.”Perchè quindi definire “non fondata” la loro mozione?  La non risposta ricevuta da Consiglieri in estate portò gli stessi ad una campagna mediatica “shock” con volantini e comunicati stampa che additavano Cioni per aver rifuggito repliche ed aver affermato il falso.  Infine, tornando al presente, ecco il nuovo bando – stavolta senza clausole nè impedimenti – annunciato dal Vicesindaco Aramini con obiettivo di avere il Birillo vivo e vegeto per primavera 2021. Pertanto, considerando la differenza dei due bandi sull’ex Stazione di Tavarnuzze, qual è quello giusto e in quale le linee Anac sono state mal interpretate?  Pochi giorni fa, in occasione del Consiglio Comunale, il dubbio è stato sciolto dalla stessa Assessore Cioni, apprezzabile nell’esternazione che riportiamo:

Alla domanda d’attualità presentata al Consiglio Comunale del 16 luglio scorso non ho dato seguito a risposte puntuali e di questo chiedo scusa a tutti i consiglieri, in particolare a Zoppini e Franchi. Rispondo ai due punti richiesti: uno, le indicazioni della delibera Anac sono state applicate secondo quanto ritenuto opportuno per la partecipazione bando spazio attivi nel giugno 2019 della cassa risparmio così come per la manifestazione d’interesse in scadenza il 30 settembre (riferiti a due ambiti diversi); due, fermo restando che l’esito della votazione della mozione presentata il 27 luglio del 2019 avrebbe avuto lo stesso risultato, cioè rigetto, ritengo giusto dichiarare che la definizione di “non fondatezza” non è stata corretta, di questo ne devo dare atto per onestà intellettuale e pertanto chiedo scusa per l’inesattezza espressa”.

Un passo indietro dell’Assessore Cioni ammirabile, non scontato, dunque ben accolto dai Consiglieri Franchi e Zoppini:

“Io e Matteo Zoppini ci siamo detti soddisfatti della risposta visto che finalmente la verità è venuta a galla, grazie al nostro lavoro di ricerca degli atti e di tenacia politica. L’augurio è che in futuro gli Assessori possano essere trasparenti fin dal principio, onde evitare che si verifichino di nuovo questi episodi. E’ innegabile quindi che la bocciatura di quella mozione fu una scelta politica. Se fosse stata invece approvata, oggi la storia del Birillo avrebbe potuto avere una piega diversa. Comunque adesso aspettiamo con fiducia l’apertura dei progetti presentati per questo nuovo bando, con la speranza che ci siano idee valide e che esse vengano prese in considerazione dalla Giunta.”

Adesso, forse, senza dimenticare ciò che è accaduto per evitare di ripetere i medesimi errori, possiamo realmente guardare alla prossima fermata dell’ex Stazione.






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