In queste giornate grigie e piovose ho sfogliato i libri di Leandro Giani, più precisamente quello intitolato “Dizionario”, dedicato ai luoghi storici del nostro paesello e, come sempre, ho scoperto un qualcosa in più da aggiungere al mio bagaglio imprunetino e voglio condividerlo con voi.
Probabilmente alcuni lo sanno, altri no, ma la Barazzina inizialmente era una seconda piazza, un po’ in pendenza, bella grande, circondata da un muretto di pietra e, una curiosità che mi era ignota, il suo nome deriva dal verbo “barattare-permutare”, lo sapevate? Il suo nome è dunque legato all’uso che se ne faceva prima, durante la Fiera di San Luca, infatti proprio lì e fino a non troppi anni fa, veniva svolta la mostra del bestiame e vigeva dunque la regola del “baratto”. Successivamente, nei primi anni del ‘900 nella parte alta della Barazzina sorsero alcune villette a schiera e gli edifici di pubblica utilità, prima fra tutti la scuola elementare e poi, negli anni, quella grande piazza si trasformò in un parco pubblico, con “Pagoda” annessa.
Non riesco neanche ad immaginarmela in versione “piazza”, l’ho sempre vista così la cara Barazzina, coi suoi alti pini e le sue radici esuberanti. Per i piccoli imprunetini è un luogo sacro, in quanto lo spazio è ampio per poter giocare tutti insieme, le panchine sono comode per fermarsi a fare due chiacchiere e godersi la vista di tutta piazza Buondelmonti e della Basilica e poi beh, inutile dirlo, non sei un vero imprunetino se almeno una volta nella vita non sei rovinosamente inciampato nelle radici e non ti sei sbucciato gomito o ginocchio, oppure entrambi.
La Barazzina, in sostanza, ci battezza tutti, c’è poco da fare.
Però, perché c’è sempre un però, è un dispiacere vederla un po’ così, come dire… Lasciata andare? Ammiro tanto il gruppo “Gli Angeli del Bello” che si fanno sempre in quattro per pulire quel luogo, sono sempre pronti a spazzare quei tremendi aghi di pino che rendono i gradini estremamente scivolosi e pericolosi, ma penso che si debba fare “di più”. Mi spiego meglio, con “di più” intendo proprio risistemarla da capo a piedi, noi come comunità dovremmo senz’altro evitare d’insudiciarla perché diamine, i cestini ci sono ed in più ci sono dei pezzi di tronchi vecchi estremamente pericolosi.
Non so bene come funzioni il tutto e probabilmente c’è già qualcosa in atto ma potremmo pensarci in primis per i bambini che giocando e correndo potrebbero farsi male ed in secondo luogo, per noi, per la facciata del nostro paesello perché anche l’estetica vuole la sua parte ed in un parco pubblico, non dovrebbero esserci queste cose. Immagino che lavorare su quel terreno sia difficile ed anche molto dispendioso, non lo metto in dubbio, però insomma… Forse ci si potrebbe fare un bell’investimento, no?
Io, ma come del resto tutti gli imprunetini, sono molto legata a quel luogo, c’ho passato la mia infanzia e non lo nego, mi piacerebbe un giorno vedere la Barazzina BELLA, bella nel senso di curata, sistemata, ben tenuta. Forse sogno troppo o sogno ad occhi aperti, non saprei, ma sperare non costa nulla…