Bagno a Ripoli punta – o quantomeno apre le porte – sulla creazione di Comunità Energetiche ovvero insiemi di persone o enti che condividono lo sfruttamento di una stessa fonte di energia rinnovabile.
Nell’ultimo consiglio comunale, infatti, è stata approvata la mozione congiunta (due mozioni unite in un’unica a firma Sonia Redini di Per Una Cittadinanza Attiva e Partito Democratico) relativamente alla possibilità, previo studio di fattibilità, di costituire la prima Comunità Energetica a livello comunale, iniziando dall’area di Antella e Ponte a Niccheri, sfruttando aree cantierizzate e strutture pubbliche.
A mettere insieme le forze politiche ripolesi, unendole in un obiettivo concreto a favore della comunità e dell’ambiente, è stata la consigliera comunale Sonia Redini. Di seguito il comunicato stampa congiunto:
“C’è stato il consenso unanime di tutte le forze politiche, presenti allo scorso Consiglio comunale di maggio, sul testo dell’impegno politico a favore della produzione di energia rinnovabile sia per autoconsumo sia per condividerla fra utenti vicini alla fonte, con benefici economici ed ambientali.
Al centro del dibattito consiliare è stato lo strumento della “comunità energetica rinnovabile” (acronimo C.E.R.), di cui ancora in pochi hanno sentito parlare, ma che deriva dalla normativa europea e che anche la Regione Toscana ha recentemente deciso di promuovere.
La mozione approvata parte, infatti, dall’impulso per la massima diffusione di pannelli fotovoltaici, dando applicazione a livello comunale al recente decreto 17/2022 sulle semplificazioni autorizzative, per poi individuare alcune superfici fra Antella e Ponte a Niccheri, idonee per ospitare impianti fotovoltaici, sui quali aggregare una “comunità energetica”: in particolare, la copertura piana sopra la galleria artificiale per la terza corsia ad Antella, i tetti della biblioteca, della scuola “Redi”, del Centro operativo e le coperture del “Pazzagli” possono essere ben utilizzati a questo scopo.
Rispetto all’autoconsumo, in una “comunità energetica” si produce energia da fonte rinnovabile e viene distribuita fra chi è in grado di utilizzarla subito, evitando di immettere in rete energia pulita quando e dove non serve. Per tale ragione ci sono incentivi a livello economico dal GSE e c’è un bel risparmio sulle bollette. Possono entrare a farne parte cittadini privati, piccole e medie imprese e soprattutto Amministrazioni comunali.
La produzione di energia non da fonti fossili era già una sfida. Ora si è trasformata in una necessità, perché l’incremento vertiginoso del prezzo dell’energia comporta bollette più care ed aumenti dei prezzi dei beni di consumo. Alla già difficile transizione energetica si aggiunge, quindi, il nodo di emanciparsi dalle dipendenze estere di approvvigionamento.
Perciò, bisogna pensare in modo diverso alle nostre fonti di energia e cercare soluzioni “su misura dei territori”. Con l’aiuto della Regione e dell’Agenzia ARRR, società in house, che è stata delegata ad assicurare il necessario supporto tecnico ai Comuni, verrà avviato uno studio di fattibilità tecnico-economica per realizzare una “comunità energetica per Antella-Ponte a Niccheri”, quale esperienza pilota da estendere, poi, anche ad altre aree del territorio comunale.
Un passo concreto verso la costruzione di un sistema combinato di energie rinnovabili, a portata locale, partendo da quelle zone particolarmente incise dai lavori per la terza corsia.”