Dopo l’emergenza torna il progetto “Biblioteca a casa di tutti” in collaborazione con Auser. Ogni due settimane i volontari recapiteranno i volumi richiesti a chi è impossibilitato a uscire. Ecco come funziona
Book-delivery, a Bagno a Ripoli via alle consegne dei libri “casa per casa”. Dopo lo stop dovuto al Covid, riparte il progetto di prestito a domicilio organizzato dalla Biblioteca comunale in collaborazione con i volontari dell’Auser Bagno a Ripoli, pensato per le persone impossibilitate a muoversi dalla propria abitazione. Ogni due settimane, nella giornata di mercoledì, i “pony express” dei libri recapiteranno a casa degli utenti che lo richiederanno uno o più volumi, ritirando quelli già letti. Oltre ai libri, potranno essere consegnati a domicilio anche cd e dvd. Le richieste possono essere effettuate scrivendo all’indirizzo mail biblioteca@comune.bagno-a-ripoli.fi.it oppure telefonando in Biblioteca ai seguenti numeri: 055645879-645881.
I lettori potranno consultare il catalogo online della Biblioteca per scegliere e indicare il materiale richiesto (https://opac.comune.fi.it/easyweb/w2001/index.php?scelta=campi&&biblio=RT10AN&lang=). Il servizio, dal nome “Biblioteca a casa di tutti”, è totalmente gratuito. “Lo scopo – spiega l’assessora alla cultura Eleonora François – è ridurre sempre di più le distanze tra i servizi locali, in questo caso della Biblioteca, e gli utenti che per vari motivi hanno difficoltà a usufruirne. In questo modo la Biblioteca arriva direttamente a casa di chi per qualunque ragione non può uscire. In questo periodo ad esempio come sappiamo ci sono molte persone in isolamento, ma anche anziani che hanno difficoltà a spostarsi autonomamente, o persone impossibilitate a muoversi temporaneamente”. “Un ringraziamento di cuore ai volontari dell’Auser – dichiara il sindaco Francesco Casini – e al loro prezioso contributo che ci permette di realizzare questo bellissimo progetto. Il servizio, interrotto con l’inizio della pandemia, è stato ripristinato proprio su sollecitazione dei lettori, che lo hanno richiesto a gran voce. Questa ‘fame’ di libri è un bellissimo segnale, speriamo sia contagiosa”. 
