Altra vittoria per Leonardo Fabbri, aspettando il 3 agosto 2024, giorno della finale del peso alle Olimpiadi di Parigi. E’ questa la data più importante per il campione fiorentino, ormai stabilmente oltre i 22 metri di lunghezza. Presentarsi con (almeno) 10 gare ben oltre i ventidue metri, in poco più di due mesi è qualcosa che difficilmente si poteva immaginare fino al recente boom del fiorentino, sempre solido sulla pedana del peso ma spesso insoddisfatto anche di misure che fino a qualche mese fa potevano essere valutare come ottime.
Ieri è arrivata una nuova vittoria al meeting di Szekesfehervar, tappa del World Continental Tour: “Mi aspettavo qualcosa di meglio. Era molto caldo e sentivo le gambe stanche dopo la prova di sabato scorso. Punto tutto su Parigi, dopo aver mancato la finale di Tokyo per dieci centimetri: ora sono motivatissimo e sento che sarà diverso”.
Dieci vittorie in dieci competizioni, primo posto anche oggi con 22,43 – il suo personale è 22,95, record italiano stabilito poche settimane fa – al sesto e ultimo lancio (dopo un 22,22 al quarto) e con un vantaggio nettissimo sul secondo, lo statunitense Jordan Geist (21,72), sul nigeriano Chukwuebuka Enekwechi (terzo in 21,59) e sul neozelandese Tom Walsh (quarto in 21,33). Prima di Parigi, dove la massima aspirazione è una medaglia d’oro e la possibilità di avvicinare il record europeo di 23,06 stabilito nel 1988 – tornerà in pedana a Londra in Diamond League il 20 luglio.