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“Al museo e a teatro ti accompagno io”: a Bagno a Ripoli nasce l’affido culturale, per contrastare la povertà educativa

“Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”. C’è la filosofia di un antico proverbio africano alla base del nuovo progetto di “affido culturale” pensato e organizzato dal Comune di Bagno a Ripoli insieme al Centro affidi, alla cooperativa Di Vittorio che lo gestisce, alla Società della salute della Zona Fiorentina Sud-Est e alle associazioni di volontariato del territorio.

Singole persone o famiglie, a titolo volontario, si mettono a disposizione per accompagnare bambini dai 6 ai 13 anni con famiglie con fragilità o inseriti in contesti svantaggiati al cinema o a vedere una mostra, al museo, a teatro o ad un laboratorio creativo. Un affido “temporaneo”, lungo un pomeriggio, il tempo di uno spettacolo o di un concerto. Ma i cui benefici aspirano ad essere duraturi. L’obiettivo è trasmettere ai più piccoli la passione per la cultura e la bellezza con cui altrimenti, per circostanze familiari, avrebbero meno occasioni di entrare in contatto, contrastando la povertà educativa. Il tutto consentendo ai bambini di partecipare gratuitamente a eventi culturali, accompagnati da volontari appositamente selezionati e formati.

Per realizzare il progetto, dal titolo “Vengo anch’io? Ti porto io!“, si apre adesso la call per “arruolare” gli accompagnatori volontari. Possono farsi avanti adulti di tutte le età, sia singoli che coppie con o senza figli, pensionati e non. Le candidature saranno passate al vaglio dal Comune e dal Centro affidi. E le persone selezionate, prima di mettersi all’opera, dovranno seguire un breve corso preparatorio condotto dal Centro affidi.

Le iniziative culturali proposte si terranno sul territorio comunale, nei comuni circostanti della Sds Fiorentina Sud-Est e della Città metropolitana di Firenze. I bambini che beneficeranno del servizio saranno individuati dai servizi sociali del Comune, ma potranno essere segnalati anche dalle associazioni di volontariato.

“Ci sono persone e genitori che vanno normalmente con i loro bambini al museo, a un concerto, in biblioteca. Altri, per ragioni disparate, non ne hanno l’abitudine, il tempo, i mezzi o la possibilità. Ecco allora che con questo progetto i primi possono dare una mano ai secondi. Si crea una vera e propria rete socio-culturale, nuovi legami tra le famiglie, nuove occasioni di socializzazione, rappresentando al meglio cosa significhi prendersi cura degli altri, in questo caso dei più piccoli. Il tutto partendo dalla cultura, riconoscendone il ruolo nella crescita dei bambini e arricchendo il loro bagaglio di conoscenze ed esperienze”, dichiara il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ringraziando il Centro affidi e gli uffici comunali per aver ideato e realizzato l’iniziativa che promuove la cultura dell’affido, anche quello part-time, avvicinando nuovi soggetti a questa esperienza.

“Il progetto – dichiara l’assessora comunale al Sociale Eleonora Francois – introduce una nuova visione di welfare. Accanto ai bisogni socio-economici delle famiglie fragili, che restano fondamentali, si prendono in considerazione anche quelli educativi e culturali. Anch’essi indice di qualità della vita, benessere e opportunità”.

Per candidarsi e farsi avanti come volontari o per ricevere ulteriori informazioni: 055-645093 – centroaffidi@comune.bagno-a-ripoli.fi.it

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