Ruffini e “Io? Doppio!” replicano il 31 dicembre 2022 al Verdi di Montecatini, il 5 maggio 2023 al Puccini di Firenze è in programma il primo spettacolo teatrale di Ginevra Fenyes (regia di Paolo Ruffini)
A Santo Stefano il Teatro Verdi di Firenze si riempie, oramai è tradizione, un pò come i tortellini in brodo a Natale o le lenticchie in umido col cotechino a Capodanno. La platea si popola di famiglie, coppie, amici, bambini e sconosciuti che arrivano da tutta la Toscana (e oltre) con l’unico scopo di ridere fino alle lacrime davanti a lui, il livornese più simpatico della scena comica italiana: Paolo Ruffini.
Sono le 17 quando le luci si spengono e dal pubblico parte il fragoroso applauso d’inizio. Una voce fuori campo annuncia l’arrivo di un’ospite speciale che aprirà lo spettacolo: lei è Ginevra Fenyes, fiorentina classe ’96, che fin da piccola manifesta una grande attrazione verso il palcoscenico. Canta, recita, ma soprattutto ha una forte propensione per la comicità.
Ginevra fa ridere sempre. Anche quando non vuole. Anche quando è al bar e la sua amica le dice di essere stata lasciata. Insensibile? No, tutt’altro. Siamo sinceri: tutti vorremmo una Ginevra Fenyes che ci colora la vita.
Il suo successo è avvenuto non molti mesi fa grazie a Instagram, dove Ginevra ha iniziato a condividere video comici nei quali rappresenta i nervosismi dei lavoratori sotto forma di satira: i cinesi in gelateria, la nonna Fiorella, le persone al ristorante sono solo alcuni dei tantissimi contenuti che riscuotono migliaia di like ogni settimana.
In platea Ginevra gira tra il pubblico, iniziando col suo cavallo di battaglia: la signora Marisa. Pelliccia, occhiali extra large e accento marcato, la signora Marisa è già un personaggio noto al pubblico del Verdi e non solo. L’emozione di Ginevra è tanta, ma solo chi la conosce davvero può percepirla nella sua voce: è il suo esordio in teatro e la prima volta in assoluto che realizza di aver avverato il suo sogno.
Lo spettacolo prosegue incalzante, tra le interazioni di Ruffini col pubblico e video targati Nido del Cuculo, un esperimento di grande successo che ha segnato la storia della comicità italiana “bucando” lo schermo – attraverso YouTube e DVD – da oltre vent’anni. Sul palco, accanto a Ruffini e alla musicista Claudia Campolongo, compaiono anche due ragazzi che fanno parte del prologo della carriera del comico livornese.
Rimangono ai lati del palcoscenico, perfino un pò in imbarazzo, perché “loro hanno preso un’altra direzione nella vita”, spiega Ruffini. Sul palco prendono in mano il microfono solo quando sul proscenio compare un video (Rocky e Adriana); proprio come facevano da ragazzi quando, senza saperlo, hanno creato tra le mura delle loro camerette una nuova comicità rivoluzionaria come il Nido del Cuculo. Lì dentro, all’interno di quei video, ci sono gli ultimi baluardi di una libertà scatenata, fatta di locuzioni auliche, accezioni volgari e parolacce del tipico livornese simpatico.
Non manca una parentesi seria, una riflessione sui tempi che corrono e sul progressivo mutamento di una comicità che deve essere sempre più calibrata sul “politicamente corretto”.
In un tempo in cui “Non si può più dire niente”, Paolo Ruffini al Teatro Verdi ha detto tutto ciò che ha voluto senza alcuna conseguenza, se non quella di far ridere il pubblico fino alle lacrime.
Per chi se l’è perso, “Io? Doppio!” torna il 31 dicembre al Teatro Verdi di Montecatini.
Prendete foglio e penna, poi, e segnatevi un altro appuntamento da non perdere: il primo show esclusivo di Ginevra Fenyes sarà al Teatro Puccini il 5 maggio 2023.












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