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Elezioni comunali

Villa De Larderel a Impruneta: sgomberato l’edificio, murati gli ingressi. Obiettivo Resort? “Ben vengano investitori”

 

31 Agosto, ore 7:30 circa, due macchine dei Carabinieri sono già dentro il piazzale di Villa De Larderel, nel Comune di Impruneta. I più conoscono la struttura come l’ex Don Gnocchi, un immobile di 10.000 mq con podere, una piscina dismessa, persino il nascosto laghetto di Pozzolatico a qualche centinaio di metri dall’edificio. Dentro, accampate, una decina di persone di cui una famiglia etiope con una bimba di appena tre mesi.

Al cancello lungo l’Imprunetana per Pozzolatico, il vigilante di origine peruviana sorveglia l’area, il suo turno è cominciato alle 7:00, subentrato al collega che ha fatto la notte: una custodia h24 che si limita a monitorare uno dei quattro ingressi che conducono ai locali. Come ci racconta,

Ho visto più volte persone entrare nella proprietà privata, non posso nè impedirgli l’ingresso nè intervenire, ho solo il dovere di segnalare alla radio l’accaduto”. 

Alle 7:45 circa qualcosa, nell’immobilismo di una mattinata che si preannunciava movimentata, accade: arrivano una camionetta della Polizia, un’auto della Municipale, i Servizi Sociali di Impruneta, il sindaco Riccardo Lazzerini e l’assessore Laura Cioni. Da una Fiat Cinquecento abarth scende anche un uomo in rappresentanza della proprietà, ovvero Invimit, società del ministero dell’Economia. Ci sarà da attendere, ci informano.

Villa De Larderel è una macchia abbandonata nel paesaggio tra Impruneta e Firenze: vecchia residenza nobiliare acquistata dai conti De Larderel nel 1800, sede del centro fisioterapico e riabilitativo Don Gnocchi a cavallo tra Novecento e Ventunesimo secolo, infine scuola Steineriana prima che la Regione Toscana vendesse il podere per un valore stimato di oltre 9 milioni di euro al fondo i3-Università, gestito da Invimit. 

 

Villa De Larderel, negli ultimi mesi, era finita nuovamente al centro del dibattito politico locale con un Consiglio Comunale straordinario al quale Giunta e Maggioranza non avevano partecipato. Il motivo? Il futuro dell’edificio, a detta dell’amministrazione comunale, era già sul tavolo della Prefettura di Firenze che, a sua volta, aveva convocato il sindaco Lazzerini per definire e comunicare la data dello sgombero.

La mattinata prosegue. Gli occupanti, come annunciato dalle Forze dell’Ordine, sono dimorati non nel corpo principale del fabbricato, le cui finestre del pianterreno sono murate da luglio 2023, ma in una palazzina adiacente. Intanto, il primo cittadino Riccardo Lazzerini presenzia alle attività degli agenti e ci informa di speranze ed eventuali destinazioni future dell’immobile.

Il Comune di Impruneta, infatti, ha già adottato gli strumenti urbanistici per consentire investimenti che convertano la destinazione d’uso dell’ex Don Gnocchi: si parla di due investitori d’oltreoceano anche se, al momento, non ci sono nè certezze nè tantomeno progetti. Qual è l’eventuale obiettivo degli investitori? Riqualificare Villa De Larderel per realizzare un resort di lusso alle porte del Chianti. E’ auspicabile?

“SI”, afferma con convinzione Lazzerini, “sia per dar nuova vita ad un immobile che versa nel degrado da un decennio, sia per contrattare opere di ricaduta che vadano a favore della comunità di Pozzolatico e del Comune di Impruneta”. 

Intanto, attorno alle 9:30, le Forze dell’Ordine avvisano la stampa: dentro la palazzina la situazione più delicata riguarda una famiglia etiope con una bambina di 3 mesi, per la quale si riterrà necessario l’intervento dei Servizi Sociali imprunetini. Nelle fasi di sgombero, avvenuto senza tensioni nè momenti concitati, un giovane ha portato fuori dall’immobile una serie di valigie e di materiale usato dagli occupanti. Otto le persone sottoposte a fermo di identificazione e denunciate per occupazione di terreni ed edifici.

Lo svuotamento di Villa De Larderel consentirà la messa in sicurezza dell’immobile con l’obiettivo di non permettere più occupazioni abusive, in attesa che qualcosa si muova a livello di investimenti e progettualità: nel corso della mattinata sono intervenuti anche operai di una ditta edile per murare le entrate ancora accessibili.






 

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