Massimo risultato col minimo sforzo.
L’Impruneta del Basket rispetta il pronostico della vigilia e fa esattamente ciò che era chiamata a fare: vincere. Contro “Liberi e Forti” finisce con un +19 che lascia poco spazio alla fantasia.
Eppure una contesa, letteralmente parlando, c’è stata…per almeno due quarti e mezzo. Poi piede sull’acceleratore, marcia inserita e maggior qualità emersa con nitidezza nel pomeriggio domenicale all’ombra del campanile imprunetino.
Che gara è stata?
Surreale, oseremo dire. Anzitutto nell’atmosfera, silente come difficilmente assistiamo alla Bombonera. Vuota, per una volta! Dov’era la GAP50023, rappresentata solamente da 4-5 aficionados? Sono stati decimati dalla psicosi Coronavirus?
Addirittura, rarità assoluta, le voci dal campo giungevano al di qua della “barricata”, non surclassate dal tamburo incessante della curva, in una stranezza da perdita dell’orientamento.
Sarà anche per l’ambiente “sterile” che Cap. Cocco e compagni hanno faticato a carburare, concedendo ai pochi astanti un primo tempo alla camomilla.
Della serie: “Con calma, c’è tempo!”.
Atteggiamento rischioso ma, fortunatamente, non deleterio ai fini del risultato finale.
La cronaca
Il primo quarto, ad alto punteggio, termina sul 24-21: i Liberi e Forti tengono in attacco ed anzi, nei primi minuti del secondo quarto sorpassano i locali con le folate di De Lucia e Taccari.
I ragazzi di mister Calamassi si piantano offensivamente finché non è Bruno a suonare la carica con una tripla uscita come il coniglio bianco dal famoso cilindro.
Sulla sirena del primo tempo ecco il “play of the game” per dirla all’americana: rimessa ospite, pessima, sull’asse Bruni-Bruno (aiutooooo!) arriva la giocata che carica la squadra ed avrebbe, nell’ordinario, esaltato il palazzetto. Il primo piazza la rubata e con un numero godereccio si inventa il passaggio dietro la schiena no-look – ma chi è Jason Kidd??? – per il n.25 che deve solo rifinire l’azione con il lay-up. Condito dall’urlo liberatorio ad espiare le colpe di una prima frazione di gioco sottotono.
42-40.
La ripresa è ben altra cosa. Lasciati negli spogliatoi i residui dei primi due quarti, Impruneta impone finalmente il ritmo ambito dal Coach all’insegna del “VAI VAI VAI” urlato ad ogni rimbalzo o recupero piazzato, alza la pressione difensiva ed ammazza le percentuali dal campo degli ospiti.
Entra definitivamente in partita Bruni e dispensa giocate da fantasista, dunque Cap.Cocco ne piazza sei filati dei suoi 11 con due canestri di pregiata fattura (incrocio sotto le gambe, step back e long two a smuovere la retina). Coach Calamassi trova un buon impatto offensivo anche da Miglieneks mentre la certezza di giornata è Tommi Bruno, 27 per lui.
Il parziale del terzo periodo solca la strada verso il bottino pieno: 17-11. Consolidato dal 20-9 dell’ultimo quarto: Liberi e Forti non può tenere lo scatto dei bianco-verdi, impattando sulla nuova difesa dei locali e capitombola incapace di trovare alternative offensive funzionali alla situazione (malgrado i 17 a testa per Taccari e Calzolari).
A chiudere il match, in grande stile, come piace a noi, la bomba da distanza NBA di Cap.Cocco. Piedi a posto, spinta giusta e pallone che, pulitissimo, viene accolto dalla retina.
Il finale recita 79-60. Impruneta c’è!
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