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Elezioni comunali

Un anno di Lebowski- Bagnoli: “Borja? Un onore. Il livello del campionato è basso”






Un inizio complicato. Poi la ripresa a suon di gol pesanti. Il 2021 del Lebowski inizia ad agosto, viste le problematiche Covid che ne rallentano l’attività agonistica. Fino all’estate, quando la squadra grigionera fa il giro d’Italia e finisce sui maggiori telegiornali sportivi del Paese: Borja Valero ha scelto il Lebowski, riparte dalla Promozione. Un’emozione fortissima per la squadra che gioca le sue gare casalinghe al “Nesi” di Tavarnuzze:

“E’ un onore per noi poter condividere lo spogliatoio con uno come lui. Ha vestito maglie importanti per anni, cerchiamo di rubare con gli occhi dalle sue giocate” racconta l’uomo simbolo dei grigioneri, Lorenzo Bagnoli.

Lorenzo, certamente il centrocampo del Lebowski con te e Borja ha vissuto domeniche importanti, anche se non sempre vincenti.

“Starei ore a vederlo giocare. Ha una classe strepitosa, oltre ad essere una persona perbene che non sembra neanche provenire dal mondo della Serie A. In mezzo al campo abbiamo avuto l’opportunità di giocare insieme tre o quattro partite.  Adesso non si allena con noi da qualche settimana, ha avuto parecchio da fare col lavoro televisivo. Ma potete immaginarvi quanto sia sempre presente nella mente della squadra e dei tifosi”.

Secondo te ha avuto un impatto buono o cattivo con la nuova categoria?

“Difficile dirlo. La Promozione è un campionato completamente diverso rispetto a ciò a cui era abituato, ma ho l’impressione che col gruppo abbia molto legato. Si è integrato alla grande, è empatico e alla mano. Ma credo si sia trovato bene anche con il nuovo campionato”.

La Promozione è stata una delle categorie che ha vissuto i tanti mesi di inattività per Covid. Al Lebowski com’è andata, sul piano della tenuta fisica, con la ripresa degli allenamenti e delle gare?

“A livello fisico non è stato facilissimo ripartire, e lo dico anche per me che ormai non sono di primo pelo. Sono venute fuori delle problematiche per altri compagni che hanno vissuto alcuni stop di qualche settimana. Nulla di irrisolvibile, ma sono stati acciacchi che hanno rallentato la forma fisica di tanti. Forse anche gli infortuni hanno giocato un ruolo importante nelle circostanze in cui abbiamo perso punti”.

La responsabilità del centrocampo è sulle tue spalle. Centrocampista “over 30”, regista, interditore, ma anche rigorista: e non era facile spezzare la maledizione dagli undici metri che vi aveva colpito…

“Non sono mai stato un rigorista, ma ho deciso di fare di necessità virtù. Lo spogliatoio e il mister erano d’accordo, per cui mi ci sono ritrovato e per ora sta andando bene. Gli ultimi due sono andati in gol, interrompendo i problemi dal dischetto che ci avevano afflitto fino a quel momento. E nel mezzo ci è entrata anche un po’ di fortuna: a Montespertoli avevo sbagliato, ma l’arbitro me l’ha fatto ribattere. Il secondo è andato dentro”.






L’inizio del campionato in effetti non ha coinciso con grandi risultati. Cos’era mancato?

“Non mi sento di dire che mancassero le prestazioni, perchè secondo me sul gioco stiamo vivendo un controsenso. Giocavamo meglio quando perdevamo, ora abbiamo deciso di dare più garra e cinismo per andarci a prendere i punti che mancavano. E gli effetti si vedono: capitalizziamo maggiormente quello che ci capita durante la partita, non speculiamo troppo e pensiamo solo a vincere. Anche gli episodi hanno girato a nostro favore”.

Tracciamo un bilancio. Chiudete l’anno solare con 16 punti e grande equilibrio. Quattro vittorie, quattro pareggi, quattro sconfitte, a -2 dai playoff e +2 sui playout. La bilancia da che parte pende?

“Credo che si possa dire che siamo in crescita, vogliamo confermare questo trend anche nel 2022. Se parliamo di risultati e prestazioni, certamente la sconfitta per 5-1 col Dicomano è stato forse il punteggio più bugiardo. Tutti concordarono sul fatto che avevamo giocato meglio di loro, eppure inspiegabilmente perdemmo con un passivo assurdo”.

E qual è stata invece la domenica da incorniciare, per ora?

“Potrei dire quella contro il San Piero, quando abbiamo vinto 1-0 grazie al mio gol su calcio di rigore. Ma voglio metterci anche quella di Montespertoli, nell’ultima gara giocata: eravamo sotto di un gol e di un uomo, ma abbiamo avuto la forza per pareggiare. Non era scontato”.

C’è tanto equilibrio in questo girone. Chi può recitare un ruolo da protagonista da qua alla fine?

“Secondo me Dicomano e Montespertoli non hanno una brutta squadra. Alla lunga se la lotteranno per rimanere al vertice. Le altre sono certamente ben organizzate e con molte ci abbiamo lasciato dei punti, eppure a mio modo di vedere non meritano la classifica che hanno. Qualcuno ha beneficiato di un po’ di fortuna nonostante la qualità non eccelsa del proprio gioco”.

Dici quindi che il livello del campionato non sia così alto?

“Esatto, lo dico apertamente. Ci sono tante squadre che a livello tecnico non rispecchiano la classifica che hanno, ma possono colmare le loro carenze con tanta cattiveria agonistica e buona fisicità. Complimenti a loro, ma a livello di gioco non ho visto corazzate”.

Voi invece avete una forza anche fuori dal campo, i vostri tifosi.

“Fortunatamente ci sono sempre. Una presenza splendida che ci fa giocare sempre in casa: è la particolarità più divertente e bella della nostra squadra. In queste categorie di solito non c’è grande seguito sugli spalti, mentre loro sono tanti e rumorosi. Fanno la differenza”.

La forza dello spogliatoio del Lebowski è invece nel mister, Diego Murras, con cui hai condiviso calcio per tanti anni.

“A volte faccio fatica a chiamarlo mister. Abbiamo giocato insieme per talmente tanto tempo che mi viene da chiamarlo Cap. Capitano, come ai tempi del Grassina quando insieme vincemmo il campionato. E’ una persona di grande intelligenza: sa bene quando alzare e abbassare la pressione, conosce gli umori dello spogliatoio e le dinamiche del campionato meglio di tutti. E’ uno psicologo, oltre che un allenatore”.

Chiusura da pagella scolastica. Che voto diamo al 2021 del Lebowski?

Diamogli un 7. Nonostante tutte le difficoltà vissute siamo rimasti sempre uniti a livello di gruppo. Crediamo di poterci togliere molte soddisfazioni. Nel 2022 faremo di tutto per dimostrarlo”.







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