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Elezioni comunali

Tra Omicron e tracciamento saltato, il pres. Giani annuncia: “Toscana in zona gialla? Venerdì il responso”






Siamo ufficialmente tornati a un anno fa, quando attendevamo ogni venerdì per conoscere le sorti cromatiche della nostra regione: giallo, arancione, rosso. Era la fine del 2020, dunque l’inizio del 2021.

Oggi, un anno dopo, le nuove dichiarazioni del governatore Eugenio Giani ci catapultano nuovamente lì: “Anche la Toscana rischia la zona gialla: l’ultimo report parla di altri 6.952 casi, 6 decessi e i ricoveri in continuo aumento: superata quota 800, per la precisione sono 839 i pazienti in ospedale, 59 in più rispetto a ieri.”

Come sottolinea il governatore Eugenio Giani se davvero la Toscana seguirà le altre regioni in giallo, “lo vedremo da qui a venerdì. La pandemia ora è nella sua fase acuta, quindi questo dipenderà dai numeri che accerterà giovedì prossimo il Cts”.

“Il fatto che oggi siamo a poco più di 6000 contagi è un elemento di preoccupazione per quanto riguarda tutte le azioni che noi mettiamo in campo”, aggiunge il governatore spiegando poi che si sta “occupando di reperire spazi intermedi perché nei prossimi giorni ce ne sarà bisogno visto che sempre più ci rendiamo conto che questa è una pandemia che sta trasformando il Coronavirus/Covid-19 in un fenomeno molto contagioso, ma contemporaneamente senza quelle condizioni di obbligo alla respirazione forzata che portano al ricovero in ospedale con problemi polmonari, o alla terapia intensiva, e purtroppo per qualcuno anche all’extrema ratio”.

Intanto, secondo quanto affermato da Mauro Pistello, direttore dell’unità operativa di virologia dell’Aou Pisana alla Rai, “per quanto riguarda la realtà toscana, tutti i nuovi casi sono causati da variante Omicron”.

Sul fronte vaccini aprono nuovi hub aziendali per la somministrazione della terza dose: dal 10 gennaio operative tre sedi, presso la Eli Lilly di Sesto Fiorentino (Firenze), Confindustria Toscana Nord a Montecarlo-Lucca e la fabbrica Solvay a Rosignano in provincia di Livorno. (ANSA).






Tra i problemi più critici che vanno a sommarsi giorno per giorno complicando sempre più la situazione dei toscani vi è quello del tracciamento saltato. Giani dichiara:

“Dal punto di vista del tracciamento si sta ricomponendo il gap, ma trovandoci nell’arco di una settimana a gestire da mille contagi a 16.800 al giorno, è evidente che non potevamo reggere di fronte a questa marea. Mi sembra che comunque stiamo reggendo”.

Malgrado le parole del presidente della Toscana, il problema del tracciamento è concreto: Il Dipartimento Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl non riesce da giorni a compensare all’ingente numero di nuovi contagi che, pertanto, non vengono presi in carico dall’azienda sanitaria malgrado il tampone o il test positivo. Niente chiamata dell’Asl significa nessun tracciamento dei contatti stretti, quarantene basate sul buon senso e facoltative, certificati di malattia per lavoratori che non vengono emessi e, infine, l’impossibilità di chiudere una pratica mai iniziata al momento della guarigione.

Abbiamo lettori che sono risultati positivi il 25 Dicembre e ancora non sono stati contattati dall’Asl. Altri che attendono invano il certificato di guarigione dal 28 dicembre e conseguentemente la riattivazione del Green Pass, senza il quale, malgrado la negatività, non possono sostanzialmente far vita normale.






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