Taxi 0554390 raddoppia lo sforzo per aiutare l’Ucraina e la sua popolazione in fuga dalla guerra. Ieri mattina, attorno alle 6:00, una nuova e più consistente spedizione è partita da Firenze per raggiungere il confine ucraino attraversato ogni giorno da migliaia di profughi ucraini.
Non è la prima missione per Taxi 0554390: già alcune settimane fa una navetta carica di aiuti umanitari e materiale utile partì alla volta del confine tra Polonia e Ucraina. Poi, soltanto alcuni giorni fa, due taxi hanno percorso meno chilometri altrettanto importanti con destinazione Pelago, per portare beni primari ad una trentina di donne e bambini ucraini accolti in un agriturismo locale.
Infine, alle prime luci dell’alba di ieri, mercoledì 6 Aprile, una terza partenza: altri due furgoni griffati Taxi 0554390 hanno ingranato la marcia dal piazzale della sede fiorentina, pronti a macinare chilometri verso l’est Europa colpito dal conflitto bellico. Due navette per quattro piloti per il cambio al volante: Conti Fabrizio e Gianluigi Capozzoli già autori della prima spedizione, stavolta insieme a Riccardo Mariagi e Marco Longinotti. Aiutati durante le operazioni di caricamento, in fase di partenza, da Bonatti Maria Cristina e Silvia Scaletti.
Con loro, all’andata, nei sedili posteriori e nel bagagliaio, scatoloni colmi di aiuti tra cui cibo , materiale per ripararsi dal freddo ancora pungente, materiali per il primo soccorso, medicinali e tanto altro, scaricati questa mattina (giovedì 7 Aprile) attorno alle ore 8:30.
I quattro tassisti hanno trascorso la notte a Korczova, Polonia, a 3,7 chilometri dal confine ucraino là dove hanno depositato i consistenti aiuti ed hanno accolto nei loro mezzi undici persone ucraine di cui un uomo disabile, sei donne ed un nucleo familiare con mamma e i tre figli, in fuga dalla guerra.
Dopo i tempi tecnici di registrazione alla frontiera e al vaglio dell’esercito polacco, i due Taxi 0554390 sono ripartiti verso l’Italia, dove l’arrivo è previsto per questa notte attorno alle 3.
Riportiamo di seguito alcuni scatti realizzati durante le ore di permanenza alla frontiera:
Precedente
Successivo