Il Terranuova racconterà una storia meravigliosa ai nipotini, il Livorno torna a casa con la delusione di una piazza intera. Le ultime due partite dei Dilettanti nella stagione 2021-22 sono un concentrato di essenza del calcio: morte tua, vita mia, come avrebbe detto Seneca. Spareggi da dentro o fuori che raccontano in un pomeriggio ciò che non ha detto il campo in tutta una stagione. Ovvero? Che il Terranuova è squadra coriacea, dura a morire, maledettamente compatta e brava negli episodi: i biancorossi vanno in Serie D dopo aver passato indenni quattro partite eliminatorie con quattro pareggi. Qualità, solidità e capacità nello sfruttare le singole circostanze della doppia sfida contro il Colorno, dopo aver eliminato ai supplementari l’Atletico Ascoli due settimane fa.
Già, quattro pareggi. Tanti sono bastati alla squadra di Simone Calori per prendersi la Serie D. Era difficile che la forma fisica fosse la migliore, visto che siamo a metà giugno e si gioca da quasi dieci mesi, eppure i valdarnesi difendono con ordine e compattezza il 2-2 maturato all’andata in trasferta contro il Colorno. Poche occasioni, con i gialloverdi emiliani che tentano di prendere il comando delle operazioni ma in verità costruiscono pochino. Si vede giusto una conclusione di Malivojevic al 34′ che però termina comoda fra i guantoni di Scarpelli. Il Terranuova alza la pressione ad inizio ripresa e va vicino al gol con Vestri e soprattutto Gautieri che impegna il portiere ospite. Fuochi d’artificio nel finale: Sacconi sporca un assist regalando il pallone a Vestri che da due passi si mangia il vantaggio. E al 92′ la grande paura: sprint di Silipo e conclusione secca verso la porta, Scarpelli si salva coi piedi. A pochi istanti dalla fine del match il Colorno alza bandiera bianca e rimane in dieci per il rosso a Bandaogo. E così può festeggiare il Terranuova: meritato sbarco in Serie D.
Per raccontare Pomezia-Livorno, invece, non basterebbe una vita. Gli amaranto cadono dopo i rigori: decisivo l’errore di Ghinassi, seguito dalla rete di Otero per i laziali. Un dramma sportivo quello dei labronici che a Roma dovevano difendere il 2-1 dell’andata. In terra laziale succede di tutto: al 16′ Ruggiero lascia i padroni di casa in dieci per qualche protesta eccessiva verso l’arbitro, poi parapiglia sugli spalti, a causa di un fumogeno che finisce nella curva del Pomezia. La gara viene quindi sospesa per 13 minuti. Tensione alle stelle, poi tutti di nuovo in campo: tranne il Livorno, che si dimentica che la gara è ripresa. I labronici, nonostante l’uomo in più, incassano clamorosamente due gol in otto minuti fra il 37′ e il 45′: merito di Teti, che segna a porta vuota, e di Lo Pinto che abbatte Pulidori con una legnata. Due a zero al riposo.
Nella ripresa si sveglia il Livorno: al 50′ Vantaggiato trasforma con freddezza un rigore guadagnato da Apolloni. I rossoblù, a quel punto, pensano solamente alla fase difensiva ed il Livorno, con il passare dei minuti, prende sempre più campo: serve un gol per la Serie D, rete sfiorata da Frati al 76′ con un colpo di testa di Frati che incoccia la traversa. All’82’ si ristabilisce la parità numerica per l’espulsione di Russo (fallo da ultimo uomo). Nel finale amaranto ancora pericolosi, prima con Ferretti all’87’ e poi con Vantaggiato al 91′, ma il risultato non cambia e si va ai tempi supplementari. Nell’extratime il Livorno rallenta, mentre i laziali ci credono: al 109′ Massella tocca da sotto misura, ma trova la risposta di Pulidori. Poi la madre delle lotterie: i dannati rigori. Vantaggiato apre la sequenza sbagliando, ma anche i laziali sono imprecisi. E si va ad oltranza: Petronelli sbaglia, Manga lo grazia. Ma anche Ghinassi si fa prendere dal panico e cestina il suo penalty: niente sconti da Otero, palla in rete, Pomezia in Serie D. Il Livorno finisce di nuovo sulla graticola.
IL TABELLINO: TERRANUOVA-COLORNO 0-0
TERRANUOVA: Scarpelli, Farini, Artini, Bega, Cioce, Tomberli, Gautieri, Marzi, Borghesi, Massai, Sacconi. A disp.: Filippini, Neri, Dini, Conteduca, Natale, Occhiolini, Sestini, Romanò, Vestri. All.: Simone Calori.
COLORNO: Giaroli, Zaccariello, Rizzi, Bastrini, Diaw, Vincenzi, Bandaogo, Arati, Altinier, Malivojevic, Martinez. A disp.: Bukova, Spagnoli, Setti, Crescenzi, Toma, Morrone, Ghirardi, Carlucci, Silipo. All.: Mattia Bernardi.
ARBITRO: Cravotta di Città di Castello, coad. da Gennuso di Caltanissetta e Battista Citarda di Palermo.
IL TABELLINO: POMEZIA-LIVORNO 2-1 (7-5 DCR)
POMEZIA: De Angelis; Bianchi (75′ Fusaroli), Passiatore (79′ Celli), Cardinali; Lo Pinto (70′ Lahrach), Fiorentini, Ruggiero, Gallo (55′ Manga); Cano (55′ Otero); Teti, Massella. A disposizione: Pinna, Kepi, Oi, Mezzina. All. Scaricamazza
LIVORNO: Pulidori; Palmiero (56′ pt Petronelli), Giampà (46′ Ghinassi), Russo, Giuliani; Gargiulo, Pecchia; Frati (81′ Ferretti), Apolloni (54′ Gelsi), Torromino (93′ Panebianco); Vantaggiato. A disposizione: Fontanelli, Milianti, Marinai, Durante. All. Angelini
ARBITRO: Marra di Mantova
RETI: 37′ Teti, 45′ Lo Pinto, 50 rig. Vantaggiato
NOTE: angoli 4-8, ammonitI Gallo, Teti, Giampà, Apolloni, Bianchi, Ghinassi, espulsi Ruggiero e Russo. Sequenza rigori: Vantaggiato parato, Teti gol, Gelsi gol, Celli parato, Gargiulo gol, Fusaroli gol, Giuliani gol, Fiorentini gol, Ferretti gol, Massella gol, Petronelli parato, Manga parato, Ghinassi parato, Otero gol