Piove e, pertanto, il territorio di Bagno a Ripoli si trova a contare disagi e danni. E’ la consequenzialità a risaltare tra le evidenze più nauseanti, a sfiancare cittadini che, loro malgrado, si trovano coinvolti, sommersi, impauriti.
A poco servono i numerosi cartelli apposti nei luoghi considerati sensibili di “Allerta Meteo”: avvertono ma, del resto, non possono certo pretendere di risolvere.
Nel corso della notte è piovuto incessantemente e il territorio si è alzato con occhi preoccupati e nuova disperazione.
A Ponte a Ema il livello del fiume Ema è cresciuto sino a sfiorare gli argini, allertando i residenti che hanno riempito i social di immagini e appelli alle Istituzioni affinchè questa condizione di perenne apprensione in caso di temporali finisca una volta per tutte. Fortunatamente, tuttavia, nell’abitato a metà tra Bagno a Ripoli e Firenze non si sono riscontrati allagamenti o altre condizioni di disagio.
Differentemente da Via dell’Antella – si, ancora Antella al centro della cronaca legata al maltempo – e, più precisamente, nella strada nuova realizzata nel contesto del cantiere autostradale parallela al vialone di Ponte a Niccheri, finalizzata a congiungere le abitazioni al di là dell’A1.
Aperta da pochi giorni, l’”inaugurazione” odeirna non è stata come ci si aspettava. Anzi: il sottopassaggio da affrontare obbligatoriamente per raggiungere il colle che guarda l’OSMA si è trovato ricolmo di acqua, un recipiente dove la pioggia ha ristagnato fino a riempirsi di 30-40-50 centimetri di acqua, rendendo inagibile la viabilità.
Una strada nuova, tra l’altro già soggetta a condizioni analoghe ancor prima di essere aperta – a settembre si era già trovata sommersa – resa adesso accessibile e subito allagata. Anche qui un cartello affisso alla parete del sottopassaggio riporta: “Attenzione, zona soggetta ad allagamento”. Grazie per l’informazione.
I residenti, disperati, sono rimasti tagliati fuori, impossibilitati chi a uscire di casa per raggiungere la “società”, chi a servire i propri cari per beni e bisogni di prima necessità.
Dove prima c’era un ponte (buttato giù), adesso c’è un sottopassaggio facilmente allagabile: che sia una bomba d’acqua scrosciante o una pioggia ordinaria ma costante. Inoltre, a peggiorare ulteriormente la situazione, quella strada è rimasta l’unica esistente per alcune famiglie ed abitanti dell’area: infatti, i lavori autostradali hanno aperto il sottopassaggio chiudendo con tanto di cancelli l’altro sottopassaggio finora accessibile, spostato verso la fine del Viale di Ponte a Niccheri direzione Firenze.
Sul posto, attualmente, sono impegnati gli operai della Pavimental, ditta gestore dei lavori autostradali che attraverso l’ausilio di autopompe stanno cercando di drenare e rimuovere una quantità ingente di acqua depositata. Presenti anche due agenti della Polizia Municipale e l’Assessore di Bagno a Ripoli Paolo Frezzi, impegnato ad ascoltare i cittadini danneggiati dall’allagamento e prendere nota per eventuali soluzioni future. Come, ad esempio, pensare a una strada alternativa o a un sistema di deflusso delle acque migliori.
Di fatto, al di là delle responsabilità e di strade che costituiscono ancora area di cantiere, il nostro territorio è fortemente provato dalla rivoluzione intestina conseguenza di impattanti interventi e dopo pochi mesi dalla cronaca assurda di Settembre (leggi qui), siamo nuovamente a raccontare di criticità legate ad un temporale.
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