Un’idea rivoluzionaria che sfrutta il lato positivo della tecnologia – ovvero il creare connessioni – per promuovere la vendita di prodotti agro-alimentari di filiera corta.
La rete universale del web al servizio del km zero: “L’Alveare che dice SI!” è un progetto originario della Francia, approdato in Italia nel 2015 ed oggi costituito da 2000 produttori e 120.000 utenti iscritti alla piattaforma.
Sul territorio nazionale gli Alveari sorti nel tempo sono 160, di cui cinque fiorentini ed uno nato proprio nei nostri territori, precisamente a San Casciano Val di Pesa. A gestirlo è Lucian, con l’obiettivo dichiarato di “far mangiare bene le persone” e contribuire a cambiare le abitudini degli italiani nel loro modo di far la spesa.
Come funziona il progetto? Il meccanismo è semplice ma allo stesso tempo innovativo. I consumatori interessati si registrano sul sito www.alvearechedicesi.it per fare la spesa online, acquistando i prodotti che si desiderano (frutta, verdura, carne, miele, formaggi, vino, ecc.) messi in vendita dai produttori locali che fanno parte del network. Una volta a settimana viene organizzata la distribuzione nell’”Alveare” di zona: un bar, un ristorante, un’associazione del territorio che mette a disposizione i propri spazi trasformandosi così in una sorta di piccolo mercato effimero.
“L’Alveare di San Casciano”, ad esempio, ha definito quale luogo di incontro e consegna il Bar Franchi, ogni mercoledì.
“Il momento di ritiro della spesa si trasforma in un’occasione di relazione, contatto diretto e momento di convivialità dove i produttori possono far conoscere il loro lavoro e la loro realtà.”
I produttori che hanno aderito all’Alveare di San Casciano e del quale si possono acquistare i prodotti sono attualmente l’Az.Ag. Giovanni Viviani di Montespertoli, l’Az.Agricola La Chiocciola d’Elsa di Rudi Andriaccio di Poggibonsi, l’Az. Agricola “I due Falcetti” di Castelfiorentino, l’Az.Agricola Romagnoli Roberto di Montespertoli, “I Ragli” di San Casciano Val di Pesa, “Il Sole di Grignanello” di Castellina in Chianti, la “Latteria Gelateria Marranci” di San Casciano in Val di Pesa, “Mary Anny Florence di Grassina. Il podere “Ribaldaccio” di Damiano Maionchi, la “Società agricola Riccio di Manu” di Larciano.
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